Moto Guzzi California "Ginza" by Oberdan Bezzi
Il designer italiano “mette mano” a una Guzzi California per donarle un'anima giapponese (da qui il nome) e un look decisamente più futurista. Si tratta ovviamente di una provocazione, difficile possa piacere ai guzzisti “duri e puri”, eppure...
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Fuoriserie
Una lariana alla giapponese
Ecco l'ultima creazione di Oberdan Bezzi o, se volete, Obiboi, lo pseudonimo che il designer di motociclette usa quando mostra lavori che ha eseguito per piacere personale, senza commessa di clienti. Si tratta di una rivisitazione in chiave nipponica della Moto Guzzi California 1400 Custom, ribattezzata per l'occasione Ginza, come uno dei quartieri più alla moda di Tokyo. Il nome, ovviamente non è stato scelto a caso visto che la Ginza mostra linee vagamente futuristiche che richiamano piuttosto da vicino il design odierno giapponese. La moto è stata rivista dal punto di vista delle sovrastrutture per renderla più leggera e sportiva: il grosso parafanghi posteriore con luci integrate è sostituito da un classico codino da naked così come la porzione sotto la sella, ora più compatta e filante. La modifica più grossa ed evidente, però, la si nota all'anteriore dove il classico faro tondo della California è sostituito da un musetto che ricorda quello di qualche recente naked giapponese (la maggior indiziata è la Hornet). Stesso discorso per il parafango anteriore che è stato accorciato e per il grosso terminale, sostituito da un più compatto “tromboncino” griffato Akrapovic. La Ginza dunque, appare una grossa power cruiser dagli stilemi tipicamente giapponesi, con un design che ha ben poco a che fare con quello della California e più in generale con il marchio Guzzi. Si tratta evidentemente di una provocazione e difficilmente incontrerà i favori dei “guzzisti duri e puri”. Però chissà, la moda vince su tutto, e una Guzzi simile potrebbe fare breccia nel cuore di tanti indecisi...
Ecco l'ultima creazione di Oberdan Bezzi o, se volete, Obiboi, lo pseudonimo che il designer di motociclette usa quando mostra lavori che ha eseguito per piacere personale, senza commessa di clienti. Si tratta di una rivisitazione in chiave nipponica della Moto Guzzi California 1400 Custom, ribattezzata per l'occasione Ginza, come uno dei quartieri più alla moda di Tokyo. Il nome, ovviamente non è stato scelto a caso visto che la Ginza mostra linee vagamente futuristiche che richiamano piuttosto da vicino il design odierno giapponese. La moto è stata rivista dal punto di vista delle sovrastrutture per renderla più leggera e sportiva: il grosso parafanghi posteriore con luci integrate è sostituito da un classico codino da naked così come la porzione sotto la sella, ora più compatta e filante. La modifica più grossa ed evidente, però, la si nota all'anteriore dove il classico faro tondo della California è sostituito da un musetto che ricorda quello di qualche recente naked giapponese (la maggior indiziata è la Hornet). Stesso discorso per il parafango anteriore che è stato accorciato e per il grosso terminale, sostituito da un più compatto “tromboncino” griffato Akrapovic. La Ginza dunque, appare una grossa power cruiser dagli stilemi tipicamente giapponesi, con un design che ha ben poco a che fare con quello della California e più in generale con il marchio Guzzi. Si tratta evidentemente di una provocazione e difficilmente incontrerà i favori dei “guzzisti duri e puri”. Però chissà, la moda vince su tutto, e una Guzzi simile potrebbe fare breccia nel cuore di tanti indecisi...
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