Moto Euro 4, via libera nel 2021 alla vendita degli stock in magazzino
Il Parlamento Europeo ha approvato la proposta della Commissione EU per concedere a produttori e concessionari la possibilità di vendere anche nel 2021 le moto Euro 4 rimaste in magazzino. Un decisione accolta con favore dall'associazione europea dei costruttori di motocicli
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Industria e finanza
Euro 4 anche nel 2021
Il Parlamento Europeo, pochi giorni fa, ha concesso una deroga che concede ai produttori di vendere i modelli Euro 4 nel 2021 con meno limiti rispetto a quanto previsto inizialmente dalla normativa sulla Euro 5.
Le scorte di Euro 4, pertanto, potranno essere commercializzate fino al 31 dicembre del prossimo anno. È bene sottolineare che la concessione riguarderà soltanto i veicoli che, momento in cui sono stati introdotti i blocchi nazionali in tutta l’UE, si trovavano in magazzino: in pratica, non si potrà superare il numero di veicoli Euro 4 in stock nell'UE al 15 marzo 2020, stimato dagli esperti del settore in circa 550.000 unità. Una decisione che, date le evidenti difficoltà affrontate in questi mesi dall’intero settore, è stata accolta con favore dall'associazione europea dei costruttori di motocicli, che per voce del Segretario Generale Antonio Perlot ha commentato: “L'ACEM accoglie con favore il voto positivo del Consiglio e del Parlamento europeo su questo importante fascicolo legislativo. L'emendamento al Regolamento UE 168/2013 aiuterà quei produttori che necessitano di un supporto specifico e contribuirà a colmare il divario verso l'Euro 5. Le nuove regole forniranno anche una 'rete di sicurezza' tanto necessaria per l'intero settore, comprese le concessionarie, ed eviterà l'inutile rottamazione dei veicoli Euro 4. Il settore motociclistico - ha aggiunto Perlot - ringrazia il presidente della Commissione europea von der Leyen, nonché il commissario Breton e il suo team alla DG GROW per la loro decisiva concessionaria politica e la rapida risposta a questa crisi. Nei prossimi mesi, ACEM ma soprattutto - come dal primo giorno - le associazioni nazionali di settore continueranno a lavorare in modo costruttivo con le autorità pubbliche per garantire che le nuove regole di fine serie supportino la produzione in Europa e le concessionarie in questi tempi difficili".
Cliccate qui per scoprire come riconoscere le moto omologate Euro5.
Il Parlamento Europeo, pochi giorni fa, ha concesso una deroga che concede ai produttori di vendere i modelli Euro 4 nel 2021 con meno limiti rispetto a quanto previsto inizialmente dalla normativa sulla Euro 5.
Le scorte di Euro 4, pertanto, potranno essere commercializzate fino al 31 dicembre del prossimo anno. È bene sottolineare che la concessione riguarderà soltanto i veicoli che, momento in cui sono stati introdotti i blocchi nazionali in tutta l’UE, si trovavano in magazzino: in pratica, non si potrà superare il numero di veicoli Euro 4 in stock nell'UE al 15 marzo 2020, stimato dagli esperti del settore in circa 550.000 unità. Una decisione che, date le evidenti difficoltà affrontate in questi mesi dall’intero settore, è stata accolta con favore dall'associazione europea dei costruttori di motocicli, che per voce del Segretario Generale Antonio Perlot ha commentato: “L'ACEM accoglie con favore il voto positivo del Consiglio e del Parlamento europeo su questo importante fascicolo legislativo. L'emendamento al Regolamento UE 168/2013 aiuterà quei produttori che necessitano di un supporto specifico e contribuirà a colmare il divario verso l'Euro 5. Le nuove regole forniranno anche una 'rete di sicurezza' tanto necessaria per l'intero settore, comprese le concessionarie, ed eviterà l'inutile rottamazione dei veicoli Euro 4. Il settore motociclistico - ha aggiunto Perlot - ringrazia il presidente della Commissione europea von der Leyen, nonché il commissario Breton e il suo team alla DG GROW per la loro decisiva concessionaria politica e la rapida risposta a questa crisi. Nei prossimi mesi, ACEM ma soprattutto - come dal primo giorno - le associazioni nazionali di settore continueranno a lavorare in modo costruttivo con le autorità pubbliche per garantire che le nuove regole di fine serie supportino la produzione in Europa e le concessionarie in questi tempi difficili".
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