Milano, in arrivo nuovi sharing a due ruote
Sono dedicati alla micromobilità, alle bici e agli scooter i tre nuovi bandi per i servizi di condivisione del capoluogo lombardo che potrebbero portare sulle strade fino a 2.000 monopattini, qualche centinaio di scooter elettrici e 8.000 cicli, in prevalenza a pedalata assistita. Le norme per le adesioni sono pensate per garantire servizi di qualità e la sicurezza
Image
Green Planet
Debutti entro fine novembre
Il futuro della mobilità a Milano è sempre più condiviso ed elettrico. A farlo presupporre sono i nuovi bandi pubblicati dal Comune per potenziare i servizi di sharing con scooter, biciclette e mezzi di micromobilità. Il provvedimento più atteso è quello inerente monopattini, hoverboard, segway, monowheel, mezzi al centro di polemiche nei mesi scorsi per questioni legate alla sicurezza. E proprio per evitare situazioni di rischio i responsabili dell’amministrazione hanno previsto una sperimentazione fino al 26 luglio 2021 limitata a 2.000 mezzi e rigide regole per i gestori del servizio. I mezzi dovranno essere omologati, dotati di luci, numero identificativo e limitatori di velocità e “dovranno essere mantenuti in perfette condizioni di efficienza e sicurezza per l'utente”. Regole rigide anche per quanto riguarda la circolazione, con il divieto di muoversi sui marciapiedi, e i posteggi, con l’obbligo di lasciare i monopattini in uno degli oltre 32.000 stalli di sosta dedicati alle biciclette presenti in città. Possibili deroghe sono concesse soltanto fuori dalla Cerchia dei Navigli dove si possono lasciare a lato strada se non esistono appositi stalli nelle vicinanze. Più consistente il bando dedicato alle biciclette con il quale l’amministrazione intende raddoppiare i cicli in sharing a flusso libero cittadini portandoli da 8.000 a 16.000 unità, numeri dai quali sono esclusi i modelli di BikeMi per i quali esiste un computo a parte. I nuovi servizi potranno avere flotte comprese tra 1.000 e 4.000 cicli e con molta probabilità saranno realizzati con bici a pedalata assistita, tecnologia che il Comune incentiva riducendo il contributo dovuto al Comune per ogni ciclo da 8 a 3 euro. A diventare 100% elettrico sono pure i servizi di scooter, oggi fornito da cinque operatori con circa 1.470 veicoli che dal 1° gennaio 2020 dovranno essere necessariamente elettrici come stabilisce il bando per l’autorizzazione a operare per i prossimi per 8 anni. I nuovi gestori dovranno, comunque, garantire una flotta minima di 100 veicoli e una densità di almeno 3 mezzi per chilometro quadrato. Tutti i servizi, inoltre, dovranno garantire l’attività 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno, avere un call center informativo e servizi per il pronto intervento e la rimozione dei veicoli abbandonati o lasciati in posteggi irregolari. Le richieste di adesione vanno inviate entro l’8 novembre mentre la valutazione dell’idoneità degli operatori sarà effettuata entro il 30 dello stesso mese.
Il futuro della mobilità a Milano è sempre più condiviso ed elettrico. A farlo presupporre sono i nuovi bandi pubblicati dal Comune per potenziare i servizi di sharing con scooter, biciclette e mezzi di micromobilità. Il provvedimento più atteso è quello inerente monopattini, hoverboard, segway, monowheel, mezzi al centro di polemiche nei mesi scorsi per questioni legate alla sicurezza. E proprio per evitare situazioni di rischio i responsabili dell’amministrazione hanno previsto una sperimentazione fino al 26 luglio 2021 limitata a 2.000 mezzi e rigide regole per i gestori del servizio. I mezzi dovranno essere omologati, dotati di luci, numero identificativo e limitatori di velocità e “dovranno essere mantenuti in perfette condizioni di efficienza e sicurezza per l'utente”. Regole rigide anche per quanto riguarda la circolazione, con il divieto di muoversi sui marciapiedi, e i posteggi, con l’obbligo di lasciare i monopattini in uno degli oltre 32.000 stalli di sosta dedicati alle biciclette presenti in città. Possibili deroghe sono concesse soltanto fuori dalla Cerchia dei Navigli dove si possono lasciare a lato strada se non esistono appositi stalli nelle vicinanze. Più consistente il bando dedicato alle biciclette con il quale l’amministrazione intende raddoppiare i cicli in sharing a flusso libero cittadini portandoli da 8.000 a 16.000 unità, numeri dai quali sono esclusi i modelli di BikeMi per i quali esiste un computo a parte. I nuovi servizi potranno avere flotte comprese tra 1.000 e 4.000 cicli e con molta probabilità saranno realizzati con bici a pedalata assistita, tecnologia che il Comune incentiva riducendo il contributo dovuto al Comune per ogni ciclo da 8 a 3 euro. A diventare 100% elettrico sono pure i servizi di scooter, oggi fornito da cinque operatori con circa 1.470 veicoli che dal 1° gennaio 2020 dovranno essere necessariamente elettrici come stabilisce il bando per l’autorizzazione a operare per i prossimi per 8 anni. I nuovi gestori dovranno, comunque, garantire una flotta minima di 100 veicoli e una densità di almeno 3 mezzi per chilometro quadrato. Tutti i servizi, inoltre, dovranno garantire l’attività 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno, avere un call center informativo e servizi per il pronto intervento e la rimozione dei veicoli abbandonati o lasciati in posteggi irregolari. Le richieste di adesione vanno inviate entro l’8 novembre mentre la valutazione dell’idoneità degli operatori sarà effettuata entro il 30 dello stesso mese.
Aggiungi un commento