Mercato moto, a gennaio 2015 è cresciuto del 2,6%
Nel primo mese del 2015 le immatricolazioni sono state 10.566 unità, con una crescita del 6,7% rispetto al 2014: le moto, con 3.806 pezzi, hanno segnato un +7,4% mentre gli scooter con 5.408 vendite si sono fermati a +6,3%. Resta il profondo rosso dei “cinquantini”: -18,8% e 1.362 immatricolazioni
Image
Industria e finanza
Se il buongiorno si vede dal mattino…
Inizio d’anno con il segno più per il mercato delle due ruote, in un periodo come quello invernale non certo favorevole per le vendite: la crescita complessiva si è attestata al 2,6% in più rispetto al gennaio 2014. E potrebbe essere ancor più positiva se non fosse per i cinquantini che con il loro rosso abbassano la media del venduto. Per le moto, frenano un po’ le maxi over 1000 cm3 (-2,5%), mentre spopolano quelle comprese tra 800 e 1.000 cm3 con un +32,4%: prima tra tutte la Honda NC 750 X, regina delle vendite e seconda solo all’immortale BMW R 1200 GS. +36,1% di crescita per le immatricolazioni di moto con cilindrata compresa tra 650 e 750 cm3, scelte da 682 motociclisti. In picchiata le 600 cm3, e in calo tutte le cilindrate minori a eccezione delle 125 cm3 che recuperano un +15,8%. Tra i segmenti sono le enduro stradali le più scelte (1.389 immatricolazioni), seguite dalle naked con 1.261 unità; in crisi le sportive e soprattutto le supermotard. La cilindrata di 125 cm3 piace anche tra gli scooter (1.800 unità e un +11%); da segnalare il recupero dei maxiscooter oltre 500 cm3, che registrano un +53,9% anche se con meno di 500 unità vendute. “Prosegue la tendenza positiva per le immatricolazioni che già in dicembre mostravano un’accelerazione”, commenta Corrado Capelli, presidente di Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori), “i timidi segnali positivi fanno sperare in una ripresa più stabile e consistente rispetto al recente passato. Il quadro macroeconomico presenta finalmente uno scenario confortante grazie al prezzo del petrolio dimezzato, al tasso di cambio favorevole per l’euro e alla riduzione del costo del denaro. Tali fattori avranno riflessi positivi per i costi di gestione dei veicoli, per le esportazioni e anche per la disponibilità di credito al consumo. Dobbiamo andare avanti per rimuovere i principali ostacoli allo sviluppo del settore: modificando le tariffe assicurative a favore degli utenti delle due ruote e migliorando le condizioni d’uso, che si traducono in infrastrutture adeguate e libertà di circolazione per tutti i veicoli sinonimo di mobilità sostenibile”.
Inizio d’anno con il segno più per il mercato delle due ruote, in un periodo come quello invernale non certo favorevole per le vendite: la crescita complessiva si è attestata al 2,6% in più rispetto al gennaio 2014. E potrebbe essere ancor più positiva se non fosse per i cinquantini che con il loro rosso abbassano la media del venduto. Per le moto, frenano un po’ le maxi over 1000 cm3 (-2,5%), mentre spopolano quelle comprese tra 800 e 1.000 cm3 con un +32,4%: prima tra tutte la Honda NC 750 X, regina delle vendite e seconda solo all’immortale BMW R 1200 GS. +36,1% di crescita per le immatricolazioni di moto con cilindrata compresa tra 650 e 750 cm3, scelte da 682 motociclisti. In picchiata le 600 cm3, e in calo tutte le cilindrate minori a eccezione delle 125 cm3 che recuperano un +15,8%. Tra i segmenti sono le enduro stradali le più scelte (1.389 immatricolazioni), seguite dalle naked con 1.261 unità; in crisi le sportive e soprattutto le supermotard. La cilindrata di 125 cm3 piace anche tra gli scooter (1.800 unità e un +11%); da segnalare il recupero dei maxiscooter oltre 500 cm3, che registrano un +53,9% anche se con meno di 500 unità vendute. “Prosegue la tendenza positiva per le immatricolazioni che già in dicembre mostravano un’accelerazione”, commenta Corrado Capelli, presidente di Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori), “i timidi segnali positivi fanno sperare in una ripresa più stabile e consistente rispetto al recente passato. Il quadro macroeconomico presenta finalmente uno scenario confortante grazie al prezzo del petrolio dimezzato, al tasso di cambio favorevole per l’euro e alla riduzione del costo del denaro. Tali fattori avranno riflessi positivi per i costi di gestione dei veicoli, per le esportazioni e anche per la disponibilità di credito al consumo. Dobbiamo andare avanti per rimuovere i principali ostacoli allo sviluppo del settore: modificando le tariffe assicurative a favore degli utenti delle due ruote e migliorando le condizioni d’uso, che si traducono in infrastrutture adeguate e libertà di circolazione per tutti i veicoli sinonimo di mobilità sostenibile”.
Aggiungi un commento