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Mercato moto Europa, Italia leader delle vendite nel 2015

Lo scorso anno in Europa sono stati immatricolati più di 1.210.000 motoveicoli, con l’Italia a fare la parte del leone nelle immatricolazioni di moto con cilindrata superiore ai 50 cm3. Alla Francia, invece, va il primato per i cinquantini e per il settore nel complesso. Grande exploit per la Spagna, ma siamo ancora a meno della metà dei livelli pre-crisi
Europa a due ruote in ripresa
Il settore delle due ruote nel Vecchio Continente è in netta ripresa, secondo le statistiche pubblicate dall’ACEM (European Association of Motorcycle Manufacturers) le immatricolazioni lo scorso anno sono state 1.210.534, con una crescita del 5,6%. Nel complesso è la Francia a vantare i volumi maggiori, anche se è in calo rispetto al 2014 (242,885 veicoli, -3,4%), seguita dall’Italia (196,571 veicoli, +6,3%), dalla Germania (181,510 pezzi, +3,2%), dalla Spagna (148,488 unità, +17,6%) e dal Regno Unito, in netto recupero (114,572 veicoli, +12,7%). Esaminando i soli motocicli, le immatricolazioni hanno avuto una crescita pari al 10,3% in confronto al 2014, ed è l’Italia il Paese dove ne sono stati immatricolati di più motocicli: 171.952 unità facendo registrare una crescita del 9,9%, seguono la Francia (153.239 veicoli, -0,1%) e la Germania (151.661, +7,1%); il quarto e quinto posto appartengono ai Paesi che hanno registrato una crescita a doppia cifra: Spagna (132.532 veicoli, +18,9%) e UK (105.358 veicoli, +15,5%). Discorso opposto invece per il segmento dei ciclomotori che ha continuato la sua discesa nel 2015, sono stati registrati 325.516 cinquantini nell’Unione Europea (-5.5% su base annua). Il mercato più importante per i 50 cm3 è la Francia (89.646 pezzi, -8,7%), segue l’Olanda (65.932 unità, +4,9%), la Polonia (30.430 veicoli, -25,3%), la Germania (29.849, -12,7%) e l’Italia (24.619, -13,2%). In un solo Paese le registrazioni di 50 cm3 sono aumentate nel 2015: è stata la Spagna, che con 15.956 unità registra un +7,8%. Il segretario generale di ACEM, Antonio Perlot, commenta così i dati relativi al 2015 ha detto: “Dobbiamo aspettare fino a luglio 2016 per accertare se si tratta di un’effettiva ripresa, ma il settore delle 2 ruote sembra essere ripartito nel 2015. Si è trattato di un anno molto positivo per la nostra industria, con immatricolazioni in crescita nella maggior parte dei Paesi Europei, soprattutto nei mercati più importanti come in Italia, Germania, Spagna e Regno Unito. In ogni caso il settore sta ancora affrontando una situazione delicata in Europa. Nel 2015 sono stati venduti 1.21 milioni di veicoli. Ma siamo ancora a meno della metà del livello pre-crisi, quando nel 2007 si immatricolarono 2.43 milioni di unità. Il settore delle 2 ruote ha necessità di politiche di rilancio per promuovere lo sviluppo di nuova occupazione, così come di supporto per le esportazioni nei Paesi terzi”. Secondo Pierfrancesco Caliari, direttore generale di Confindustria Ancma, “in Italia il 2015 è stato un anno positivo, che ha segnato un’inversione di tendenza e che ci fa ben sperare per il 2016; certo molte questioni sono ancora aperte, una su tutte il grave problema delle tariffe assicurative, eccessivamente superiori alla media europea, con il risultato di frenare lo sviluppo del mercato”.
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