Marquez: "Ducati mi ha cercato, ma io sto bene in HRC"
L'otto volte campione del mondo parla di mercato a Sky Sport: "Honda è venuta da me offrendo 4 anni, era un affare per tutti". Marc scherza sul fratello Alex: "Puig non voleva dire nemmeno a me se lo aveva scelto". Nel futuro solo moto: "La Formula 1 ti dà un'adrenalina incredibile, ma non ti puoi salvare con il gomito. Il cross? Sono troppo vecchio per fare sul serio"
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Marc Marquez è stato ospite a Sky Sport, per rispondere alle domande di giornalisti e tifosi. L'otto volte campione del mondo ha iniziato a parlare della convivenza con Alex, spiegando che i suoi “ricatti” da fratello maggiore non funzionano più: “L'anno scorso, quando facevamo esercizi, gli potevo dire che si doveva impegnare di più se voleva venire in MotoGP, ma ora la competizione è alla pari, e comunque io dovrò fare meglio di lui, perché Alex è un rookie”. La Honda non è una moto facile, lo conferma anche Marc: “Per un debuttante la moto giusta è la Yamaha, o anche la Suzuki, ma se devi provare la Honda, allora è meglio non passarci nemmeno dalla Yamaha o dalla Suzuki”. Interessante anche il retroscena sulla firma del contratto di Alex: “È successo lunedì notte, dopo la gara di Valencia. Io avevo chiesto anche prima aggiornamenti a Puig, ma lui mi ha risposto di pensare a correre”.
Matrimonio a vita?
In quanto a contratti, Marc ha firmato per 4 anni con Honda, ed è assolutamente convinto di avere fatto bene: “L'idea è stata loro, io non ci avevo pensato. Ma alla fine è stato un win to win, c'erano vantaggi per tutti. Nessuno nella storia ha mai fatto un contratto del genere”. La Ducati torna nel cassetto, almeno per ora: “Lo so che la gente dice che devo vincere con un'altra moto, ma il mio cuore diceva di stare con Honda. La Ducati aveva chiesto di aprire una trattativa, ma io prima volevo parlare con i miei e così non abbiamo nemmeno iniziato”.
Un buon inizio
La stagione si preannuncia interessante: “Questo inverno il problema alla spalla era importante e così non ero a posto nemmeno come cardio. Ma che la moto non andasse bene lo abbiamo capito perché anche Crutchlow non era sulla strada giusta, e pure mio fratello – che a Jerez era andato bene- non si trovava più. Così abbiamo ricominciato a provare pezzi che avevamo messo da parte e abbiamo migliorato la moto di più di un secondo al giro. Ora la spalla sta bene. Mi immagino un campionato più sprint ma non cambierà molto la strategia: bisognerà rischiare senza sbagliare”.
La Formula 1 e il cross
Marquez torna sull'argomento quatro ruote: “Quando ho provato la Formula 1 è stato molto bello. Era la Toro Rosso di Buemi del 2012 o 2013, al Red Bull Ring c'erano anche Niki Lauda e Mark Webber. Abbiamo scherzato sul fare una gara, ma anche se i tempi non erano male, stare con altre macchine in pista è un'altra cosa, non ci penso davvero. L'adrenalina è diversa perché non ti puoi salvare con un ginocchio o un gomito, è tutto nelle tue mani”. Niente spazio nemmeno per il cross: “Dovizioso ci pensa? Beh anche io mi diverto molto, più che con la MotoGP e ho iniziato proprio con il cross. Ma sono troppo vecchio per mettermi a fare sul serio”.
Matrimonio a vita?
In quanto a contratti, Marc ha firmato per 4 anni con Honda, ed è assolutamente convinto di avere fatto bene: “L'idea è stata loro, io non ci avevo pensato. Ma alla fine è stato un win to win, c'erano vantaggi per tutti. Nessuno nella storia ha mai fatto un contratto del genere”. La Ducati torna nel cassetto, almeno per ora: “Lo so che la gente dice che devo vincere con un'altra moto, ma il mio cuore diceva di stare con Honda. La Ducati aveva chiesto di aprire una trattativa, ma io prima volevo parlare con i miei e così non abbiamo nemmeno iniziato”.
Un buon inizio
La stagione si preannuncia interessante: “Questo inverno il problema alla spalla era importante e così non ero a posto nemmeno come cardio. Ma che la moto non andasse bene lo abbiamo capito perché anche Crutchlow non era sulla strada giusta, e pure mio fratello – che a Jerez era andato bene- non si trovava più. Così abbiamo ricominciato a provare pezzi che avevamo messo da parte e abbiamo migliorato la moto di più di un secondo al giro. Ora la spalla sta bene. Mi immagino un campionato più sprint ma non cambierà molto la strategia: bisognerà rischiare senza sbagliare”.
La Formula 1 e il cross
Marquez torna sull'argomento quatro ruote: “Quando ho provato la Formula 1 è stato molto bello. Era la Toro Rosso di Buemi del 2012 o 2013, al Red Bull Ring c'erano anche Niki Lauda e Mark Webber. Abbiamo scherzato sul fare una gara, ma anche se i tempi non erano male, stare con altre macchine in pista è un'altra cosa, non ci penso davvero. L'adrenalina è diversa perché non ti puoi salvare con un ginocchio o un gomito, è tutto nelle tue mani”. Niente spazio nemmeno per il cross: “Dovizioso ci pensa? Beh anche io mi diverto molto, più che con la MotoGP e ho iniziato proprio con il cross. Ma sono troppo vecchio per mettermi a fare sul serio”.
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