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"Ad Maiora" un weekend di successi

Ad Maiora è il primo prototipo creato dall'azienda italiana Tamburini Factory. La moto, realizzata solo per la pista, è un "catalogo" dei migliori prodotti Tamburini. Al debutto nella gara "Festival Italia" di Oschersleben in Germania, è arrivata sul podio e ha subito trovato un compratore

Un weekend da incorniciare

La Tamburini Factory è un'azienda che produce accessori e parti speciali per moto. Gian Piero Tamburini (foto in alto) e il suo staff vendono pezzi singoli ma possono anche realizzare special complete. Come nel caso della "Ad Maiora" (augurio in latino, che si può tradurre in "che arrivino ancora maggiori successi"), la prima moto da gara interamente realizzata dall'azienda romagnola.
L'idea di Tamburini era molto semplice: approfittare del Festival Italia, la manifestazione dedicata alle moto italiane (in particolare alle Ducati) che si tiene ogni anno a fine giugno a  Oschersleben in Germania, per mostrare il suo prototipo "numero 1"  ad appassionati e rivenditori.
Dopo una prima giornata in cui Ad Maiora ha suscitato più curiosità che reale interesse, il venerdì un rappresentante tedesco ha voluto provare la moto ed è rimasto colpito dalla sua leggerezza e reattività (il motore è quello dell'Hypermotard 1100). Così nel giro di qualche ora Tamburini ha trovato un pilota disposto a partecipare alla gara della domenica proprio in sella alla sua creatura. Come capita in tutte le belle storie, pilota e moto si sono intesi subito e "Ad Maiora" ha centrato il podio al debutto. Le belle notizie per Gian Piero Tamburini però non sono finite, dopo i festeggiamenti per la gara infatti, un ricco tedesco ha voluto comprare le moto per la sua collezione. Insomma, Ad Maiora è piaciuta, ha vinto ed è subito passata di mano, quale weekend migliore per i ragazzi di Tamburini? Attendiamo ora la Ad Maiora numero 2...


 

Come è fatta la Ad Maiora

Ad Maiora è stata presentata la prima volta al Motor Bike Expo 2012, ha il motore Desmodue della Hypermotard 1100 EVO e telaio a traliccio in tubi di acciaio al cromo molibdeno (compatibile anche con il motore della 1098). Il serbatoio, le piastre, i semimanubri, il forcellone e il telaietto posteriore sono in alluminio, realizzati dalla Tamburini Factory. La forcella è della Paioli, i freni Brembo, i cerchi in alluminio forgiato della OZ mentre lo scarico in titanio è della Zard. Non manca l'elettornica da gara: controllo di trazione, launch control e tre mappature selezionabili. Il peso si aggira intorno ai 130 kg, risultato "record" ottenuto anche grazie alle carene in carbonio. Il prezzo della moto è sui 25.000 euro, se invece possedete una 1098, sul sito Tamburini (cliccate qui) è possibile trovare tutti i pezzi per la trasformazione.

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