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KTM Duke 390 e 125: come cambiano e quanto costano

Le nuove linee lo fanno capire subito, la piccole naked monocilindriche sono state sottoposte a profondi interventi. Ecco tutte le novità tecniche e i prezzi di listino

Le modifiche apportate alla famiglia delle Duke monocilindriche sono il più grande cambiamento nella gamma dall’introduzione della Duke 390. Il nuovo design aggressivo con spigoli che ricordano le pinne di uno squalo lo suggerisce e KTM conferma: sono stati effettuati profondissimi interventi sia sulla 390, sia sulla 125, il motore è stato ampiamente rivisto e il telaio è stato riprogettato con concetti diversi.

Più in alto la 125 Duke, sotto la 390 Duke

 

Aumenta la cilindrata

La Casa di Mattighofen non è scesa troppo nei dettagli ma la corsa del monocilindrico LC4c 390 Duke è stata aumentata fino a 64 mm per portare la cilindrata al limite di 399 cm³, mentre prima era di 373; il risultato sono una potenza di 44 CV e una coppia di 3,98 kgm. È stato rivisto anche il cambio, e su entrambi i motori ci sono frizioni anti-saltellamento PASC ed è possibile richiedere il quickshifter come optional. Nel motore della 125 Duke invece testa e cilindro sono stati ”ottimizzati”, anche se non viene spiegato come. Viene dichiarato un miglioramento della potenza, verosimilmente per quanto riguarda il tiro ai medi regimi visto che il limite massimo per i sedicenni sono 15 CV/11 kW. Aggiornamenti anche sulla scatola del cambio, che resta a sei marce ma ora è più fluido.

 

Ciclistica tutta nuova

Quanto ai telai, sono stati completamente riprogettati. Sono ancora a traliccio in tubi di acciaio ma lo schema è diverso, e il precedente telaietto reggisella a traliccio è stato sostituito da una struttura in alluminio pressofuso lasciata a vista, senza ulteriori elementi di carrozzeria. La sospensione posteriore opera sempre attraverso un forcellone a due bracci in alluminio pressofuso ma anche questo è inedito, e l’ammortizzatore è in posizione sfalsata sul lato destro in modo da lasciare più spazio per l’airbox; si tratta di una unità WP APEX con pistone separato regolabile nel freno in estensione e nel precarico, collegata direttamente a forcellone e telaio senza interposizione di leveraggi. È WP APEX anche la forcella Open Cartridge a steli rovesciati di 43 mm Ø, regolabile in estensione e nel precarico. Sia davanti che dietro la corsa ruota è di 150 mm. La nuova ciclistica ha reso le Duke ancora più agili e la sella della 390 è ora più in alto, a 820 mm da terra, ma può essere facilmente riportata a 800 mm rimuovendo la boccola distanziale; di serie quella della 125 è a 800 mm da terra, ma con la stessa boccola optional può venire portata a 820 mm.

 

Il cruscotto si connette al cellulare

È stato adottato pure un nuovo quadro strumenti TFT da 5” abbinato a un blocchetto con interruttori a menu a quattro vie, che può essere connesso allo smartphone come in tutte le Duke di nuova generazione. Dal display possono essere selezionate le tre diverse modalità di guida e la 390 per la prima vota è dotata di serie del launch control: a gas spalancato il motore si ferma a 7000 giri/minuto in attesa che venga rilasciata la frizione.

Tra gli interventi effettuati, dischi freno più grandi per migliorare il raffreddamento: all’anteriore uno di 320 mm Ø con una nuovissima pinza radiale a quattro pistoncini, dietro un disco di 240 mm Ø con pinza a due pistoncini., controllati dall’ABS Bosch 9.3 MP a due canali.

Cliccando qui trovate la nostra guida su funzionamento e manutenzione dell'impianto frenante.

 

Ecco i prezzi

Definiti anche i prezzi, la 125 Duke costa 5.730 euro, la 390 Duke 6.780 euro.

 

KTM ha rivoluzionato tutta la sua gamma di naked, cliccate qui per vedere come è fatta la 990 Duke e qui per la 1390 Super Duke.

 

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