K-Racer IV, il drone Kawasaki entra in servizio
Spinto dal quattro cilindri in linea sovralimentato della Kawasaki H2, il “mega” drone K-Racer IV ha concluso i test necessari all’omologazione. In grado di sollevare fino a 100 kg, sarà arruolato nel settore della logistica per il trasporto merci
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Drone Kawasaki
Presentato nel 2020, il drone equipaggiato con il quattro cilindri in linea della Kawasaki H2 ha completato oggi la lunga serie di test necessari all’omologazione. Al volo “inaugurale” risalente ormai a quasi due anni fa, ne sono seguiti molti altri, con risultati evidentemente positivi.
Presentato nel 2020, il drone equipaggiato con il quattro cilindri in linea della Kawasaki H2 ha completato oggi la lunga serie di test necessari all’omologazione. Al volo “inaugurale” risalente ormai a quasi due anni fa, ne sono seguiti molti altri, con risultati evidentemente positivi.
Basato su di un rotore principale di quattro metri di diametro e due eliche montate sulle ali laterali, controllato da remoto ed in grado di muoversi con volo autonomo, il K-Racer IV si prepara così ad entrare in servizio: i campi di applicazione sono molteplici, anche se il principale riguarderà, almeno per ora, quello della logistica. Grazie ai 310 CV sviluppati a 14.000 giri con 165 Nm di coppia a 12.500 giri/min, il drone può volare ad altissima velocità e sollevare fino a 100 kg di peso, dimostrandosi in tal modo un ottima risorsa per il trasporto e la consegna delle merci leggere. Compito che, grazie al robot elettrico al suo interno 8il video qui sotto ci mostra bene come funziona), il drone può compiere in assoluta autonomia.
Ciò detto, non è comunque da escludere - anzi - che il drone senza pilota funga a sua volta come “prototipo” per lo sviluppo futuro di elicotteri estremamente veloci.
Non stupisca che a lavorarci sia stata Kawasaki: il Gruppo Heavy Industries, è bene ricordarlo, costruisce infatti motociclette solo in una sua piccola filiale, ma è un colosso industriale con moltissimi interessi. Dei 15 miliardi di dollari di ricavi annuali, la fetta più consistente arriva dalla divisione aerospaziale (circa un terzo) che produce elicotteri civili e militari, oltre a motori turbofan impiegati da Boeing e Airbus.
Non stupisca che a lavorarci sia stata Kawasaki: il Gruppo Heavy Industries, è bene ricordarlo, costruisce infatti motociclette solo in una sua piccola filiale, ma è un colosso industriale con moltissimi interessi. Dei 15 miliardi di dollari di ricavi annuali, la fetta più consistente arriva dalla divisione aerospaziale (circa un terzo) che produce elicotteri civili e militari, oltre a motori turbofan impiegati da Boeing e Airbus.
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