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Italjet Dragster 700 Twin Limited Edition, sbatti il mostro in prima pagina…

Difficile dire se sia ancora uno scooter o definitivamente una motocicletta, ma di certo a EICMA attira i curiosi allo stand Italjet più del flauto magico…

Il mostro si chiama Dragster 700 Twin Limited Edition e attira i curiosi allo stand Italjet più del flauto magico. Difficile stabilire se si tratti ancora di uno scooter o sia definitivamente una motocicletta, il suo costruttore si diverte ad annunciare che con questo sfuma il confine tra Superbike e hyperscooter. Un serbatoio in posizione classica non c’è e la carenatura, o lo scudo, è molto protettiva, come uno scooter, ma è difficile pensare di usarlo per andare in ufficio o al supermercato. È proprio quello che voleva Massimo Tartarini, presidente e CEO della Casa bolognese: stupire, fare spettacolo, scatenare la fantasia del pubblico. C’è riuscito benissimo con questo veicolo sviluppato presso il Centro Stile Italjet a Castel Guelfo di Bologna e nato come evoluzione dei prototipi Dragster 500 GP e Dragster 559 Twin.

Praticamente è naked

L’assenza di carrozzeria nella parte centrale permette di vedere il curioso telaio a traliccio in tubi d’acciaio dall’andamento sinuoso, e anche il motore bicilindrico parallelo di 700 cm³ con distribuzione doppio albero a camme in testa a otto valvole, raffreddamento a liquidò, iniezione elettronica e diverse mappatura selezionabili. Il cambio a sei marce ha il comando a pedale, da moto, la frizione è a comando manuale, da moto, e la trasmissione finale è a catena, da moto. Però lo “scavalco” da scooter, per quanto alto, ha reso necessario allungare verso l’alto i tubi che collegano il telaio al cannotto di sterzo perché la forcella è da moto, e di alta qualità. Sospensioni Öhlins completamente regolabili sia davanti che dietro, dove l’ammortizzatore con piggy back è collocato asimmetricamente sul lato sinistro in cantilever, senza interposizione di leveraggi; è da moto anche il forcellone, a due bracci.

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Moto o scooter? Un po' tutti e due...

Scarico Akrapovic

I freni a disco sono a margherita, due all’anteriore con pinze Brembo monoblocco a quattro pistoncini a fissaggio radiale, e uno grandissimo al posteriore, c’è il doppio scarico Akrapovic che passa alto sotto la sella e c’è il coperchio frizione DBK con finestra trasparente: componenti di qualità intorno a una silhouette decisamente d’impatto.

È un veicolo progettato a cavallo tra la pista, l’uso quotidiano e quello sulle strade extraurbane. La potenza dichiarata di 68 CV (51 kW) è più che sufficiente per divertirsi e in realtà, nonostante l’apparenza aggressiva, è tale da poter essere sfruttata da chiunque.

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Corsi e ricorsi storici

In passato il Gruppo Piaggio aveva messo in produzione scooter di cilindrata ancora maggiore, ricorderete il Gilera GP 800 e l’Aprilia RS V850, ma avevano un’impostazione più da scooter mentre nessuno si era spinto fin qui con la ciclistica. L’obiettivo di Italjet è creare una nuova categoria di veicoli e produrne uno esclusivo da collezione. Proprio da questo viene la decisione di limitarne la produzione a 700 unità, rivolte agli appassionati e ancor di più ai collezionisti. Il prezzo è già stato stabilito, 14.900 Euro f.c. Iva inclusa, mentre ancora non è stato dichiarato quando verrà messo in produzione. Sarà possibile prenotarlo sul sito www.italjet.com .

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Il motore è da moto e come sulle moto è montato al centro del telaio

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