Il "salto" di Hayden ad Aragon, meglio che alle Olimpiadi!

Critiche al pilota e alla pista

La MotoGP ad Aragon non ha riservato grandi emozioni agli appassionati: pochi sorpassi e un'intera gara giocata sui ritmi inarrivabili dei primi due piloti (Pedrosa e Lorenzo), lasciando agli avversari la contesa per il terzo gradino del podio, andato ad Andrea Dovizioso. Fra i delusi del weekend c'è Nicky Hayden, al ritorno in pista dopo l'infortunio di Indianapolis: l'americano è stato autore di un incidente spettacolare quanto pericoloso. Sbagliando una staccata, Hayden ha tirato dritto sulla via di fuga arrivando a velocità troppo alta di fronte alla barriera di gomme. L'impatto frontale della moto ha catapultato il pilota oltre le protezioni con una piroetta degna di un tuffatore olimpico. Dopo la preoccupazione per le sue condizioni, la clinica mobile e l'ospedale hanno confermato che Nicky non ha avuto danni ma solo una brutta botta.

Nicky se l'è vista brutta  

Fra gli addetti ai lavori c'è chi critica gli organizzatori che non hanno messo gli "airfence" (grosse barriere gonfiabili che attutiscono gli impatti) in un punto critico come quello. Altri invece criticano Hayden che è rimasto in sella fino all'ultimo, forse sperando di tenere la moto: sarebbe stato più sicuro buttarsi ed evitare l'impatto con le barriere. Lo stesso pilota ammette di essersela vista davvero brutta: "Sono riuscito a restare in sella ma sono arrivato molto velocemente alle barriere. Temevo di colpirle di testa quindi ho lasciato la presa solo all’ultimo. Mi spiace di aver distrutto la moto, ma sono davvero felice per l’ottima protezione che ho avuto da casco e tuta che hanno funzionato bene, e per essere a posto fisicamente dopo l’impatto.”