Ciao ciao Dr House

House e Laurie amano le moto

Ieri ultima puntata della serie cult Dr House, il medico più geniale e antipatico del Princeton-Plainsboro Teaching Hospital ha salutato tutti a suo modo, andandosene insieme al suo amico Wilson in sella a due Harley-Davidson. Tra l’attore Hugh Laurie e il personaggio House c’è una certa affinità, entrambi infatti sono appassionati di moto, Laurie ha confessato di spendere tutti i suoi soldi in moto ed è stato parapazzato più volte in giro per Los Angeles in sella alla sua Triumph Bonneville, ma in alcuni servizi è apparso anche in sella a una MV Agusta F4. Il Dr House dal canto suo è sempre in sella a una Honda CBR 1000 RR Repsol personalizzata con supporti "porta bastone" (House è zoppicante). Il personaggio ha contribuito anche a rilanciare un classico della Vanson, storico produttore Usa di abbigliamento da moto, la Model B Jacket, che Gregory ha sfoggiato in tante puntate, è stata subito ribattezzata House Jacket.

 

Se n’è andato a modo suo

Per il finale della serie il Dr House non ha deluso… Ha messo in scena la sua morte per evitare di finire in carcere e stare così vicino al suo unico amico Wilson, che, malato terminale di tumore, ha solo cinque mesi di vita. Qui sotto il video degli ultimi minuti della puntata di ieri che riassumono tutta la filosofia "housiana", da non perdere il finale, un chiaro omaggio alla scena della partenza del film cult Easy Rider, qui troviamo House e Wilson in sella alle moto pronti a partire, Wilson si chiede cosa succederà quando il cancro peggiorerà e House indossando il casco chiude il discorso ironicamente “Il cancro è noioso”. Puntata e serie si concludono sulle note di una canzonetta degli anni 40 (Enjoy Yourself - It's Later than You Think, qui nella versione cantata da Louis Prima ma riproposta tra gli altri anche da Bing Crosby e Manu Chao), che invita a divertirsi e a non rimandare a un domani quello che ci piacerebbe fare oggi, perché potremmo non avere un domani… Che anche stavolta il Dr House abbia ragione?

 

Ecco "l'originale"