CFMoto 800 MT-X: sta arrivando davvero
A EICMA 2023 ufficialmente era solo un concept, ma ora la casa cinese ha presentato i disegni per la registrazione del progetto: la MT da offroad è ormai in rampa di lancio
Anche se la 800 MT-X presentata da CFMoto all’EICMA 2023 (qui tutte le novità del salone di Milano) ufficialmente era solo un concept, appariva piuttosto ovvio che sarebbe presto entrata in produzione. La supposizione è divenuta una certezza quando il marchio cinese ha presentato i disegni per la registrazione del progetto.
A novembre non erano stati rivelati molti dettagli ma la moto era evidentemente basata sul motore bicilindrico parallelo KTM LC8c che già viene montato sui modelli della Casa di Hangzhou. Tutto avviene nell’ambito di una joint venture con gli austriaci, per i quali da lungo tempo CFMoto produce motori che equipaggiano modelli della Casa di Mattighofen; la versione di 799 cm³ usata per le entry level 790 Duke e 790 Adventure è stata adottata anche per le moto cinesi, a differenza di quelle di 889 cm³ (“890”) e 947 cm³ (“990”) riservate alle KTM di fascia alta.
Lo stesso serbatoio di KTM
Mentre la 800 MT è orientata con decisione a un impiego stradale e turistico, la 800 MT-X vira con decisione verso il mondo Adventure e appare molto vicina alla KTM 790 Adventure. Non solo per il motore: il telaio tubi di acciaio è strutturalmente molto simile e viene utilizzata anche la stessa configurazione con il serbatoio ribassato che permette di mantenere il baricentro più basso, la sella più lunga e non costringe a stare a gambe divaricate: ne conseguono una maggiore maneggevolezza e spostamenti del corpo più facili, cosa apprezzabilissima quando si guida in fuoristrada sul serio.
Ruote da fuoristrada
Della moto esposta al Salone di Milano sono rimaste anche le ruote a raggi con misure da sterrato, 21” anteriore e 18” posteriore, contrariamente alla Ibex che monta la combinazione 19”/17”. Sono stati portati nella versione di produzione anche il display TFT da 8”, la nuova carrozzeria e il nuovo faro visti a Milano.
A questo punto, cioè dopo così poco tempo, appare ovvio che quella presentata in Italia era già la moto pronta per la produzione, mascherata in alcuni dettagli come lo scarico Akrapovic che qui ha lasciato il posto ad uno anonimo, e piccole differenze nella carrozzeria, come le cover dei dischi freno che sono sparite, mentre sono stati aggiunti il parafango anteriore aderente e le maniglie passeggero e una sella diversa. Concept l’avevano chiamato, ma era già tutto deciso.