Honda pensa alla Luna e poi torna sulla Terra?
Battezzato Circulative Renewable Energy System, il progetto a cui sta lavorando Honda sarebbe in grado di produrre ossigeno e idrogeno dall’acqua sfruttando l’energia del Sole. L’idea è quella di fornire quanto necessario alla “vita” sulla Luna: chissà non si dimostri un giorno utile anche qui sulla Terra
Honda punta alla Luna!
Honda punta in alto e guarda anche alla Luna. Non stiamo scherzando: la casa nipponica ha detto di essere al lavoro su un nuovo sistema per la generazione di energia utile alla sopravvivenza umana sulla Luna.
Chiamato Circulative Renewable Energy System, il sistema, così come spiegato dalla stessa Honda, dovrebbe utilizzare l'elettrolisi e l'energia solare per produrre ossigeno ed idrogeno e, da essi, elettricità. “Dopo aver firmato un accordo di ricerca congiunto con JAXA nel novembre 2020 - si legge sul sito della Casa - Honda ha proseguito la ricerca sul Circulative Renewable Energy System da utilizzare sulla superficie della Luna. La firma di questo nuovo contratto di ricerca e sviluppo rappresenta un altro passo avanti per Honda”.
Come accennato, la tecnologia è incentrata su di un sistema di elettrolisi dell'acqua ad alta pressione, che utilizza l'elettricità generata dall'energia solare per elettrolizzare l'acqua e rompendo i legami tra gli atomi che la compongono produrre ossigeno e idrogeno da immagazzinare in appositi serbatoi. Ossigeno ed idrogeno che, grazie ad un sistema di celle a combustibile, verranno in seguito utilizzati per generare l’elettricità necessaria alla “vita” sul satellite, compreso il rifornimento dei veicoli utilizzati dagli scienziati per l’esplorazione della superficie lunare.
Moto lunari?
Benché non vi sia alcun riferimento diretto alle moto il progetto di Honda potrebbe avere interessanti risvolti anche sulla Terra, d'altra parte è noto che la tecnologia sviluppata per le missioni spaziali ha sempre avuto ricadute anche sulle produzioni civili, per fare un esempio i sensori cmos delle fotocamere digitali sono stati sviluppati inizialmente dalla NASA per i propri satelliti. Considerato oggi un possibile sostituto dei combustibili fossili, l’idrogeno potrebbe in un prossimo futuro diventare un nuovo - e ben più diffuso di quanto sia oggi - carburante. Continuando gli studi, Honda potrebbe in tal modo farsi pioniere per ciò che riguarda la transizione energetica e, in definitiva, lo sviluppo di veicoli non inquinanti.