Honda CL750, sarà così?
Dopo la presentazione a EICMA della CL500, in molti hanno ipotizzato l'arrivo di una versione con motore maggiorato, per intenderci lo stesso montato sulle nuove Transalp e Hornet. Il designer rgiapponese Shinji Miyakubo ha provato a ipotizzarne le forme. Sarà davvero così?
Sorellona maggiore
La rivista giapponese Autoby ha pubblicato il disegno del designer giapponese Shinji Miyakubo, che ha provato a immaginare come potrebbe essere una Honda CL750. La moto, del resto, è ampiamente attesa vista la presentazione della CL500 a EICMA 2022, un modello che riprende lo stile della iconica CL72 del 1962.
Se la versione 500 vista a Milano è spinta dal collaudato bicilindrico parallelo di 471 cm3 accreditato di 46,6 CV e 43 Nm di coppia, l'ipotetica 750 sfrutterebbe il nuovo bicilindrico parallelo frontemarcia di 755 cm3 e 92 CV a 9.500 giri/min montato sulle rinate Transalp e Hornet. Miyakubo, per il suo concept, è partito proprio dal bicilindrico della Hornet, disegnandogli attorno una moto con tutti gli stilemi tipici delle neo retrò, dal faro tondo alla forcella con soffietti parapolvere, fino alla sella con cuciture a vista e il terminale di scarico alto a doppia uscita con protezione anticalore . Al momento, come detto, si tratta di una semplice interpretazione, per avere conferme non ci resterà che attendere qualche tempo. Se Honda dovesse effettivamente portare avanti un progetto del genere dal punto di vista estetico potrebbe di ricalcare le forme della CL500 che ricordiamo è un modello che si rivolge soprattutto al pubblico giovane, esce dagli schemi classici e ha ampie possibilità di personalizzazione.
CL500: motore valido e ciclistica solida
In attesa di capire se effettivamente la CL 750 verrà mai alla luce, vediamo le caratteristiche della CL 500 la prima vera scrambler di Honda. Il nuovo modello monta un motore bicilindrico parallelo di 471 cm³, ha una potenza di 34,3 kW (46,6 CV) a 8.500 giri/minuto e una coppia di 43,4 Nm a 6.250 giri/minuto. Deriva da quello della “serie 500”, ma è dotato di una mappatura dell’iniezione PGM-FI pensata ad hoc e di una nuova configurazione di aspirazione e scarico. Rispetto alla CMX 500 Rebel, la corona della trasmissione finale ha un dente in più (41), per aumentare l’accelerazione. Per il resto, il motore è identico: misure di alesaggio e corsa 67 x 66,8 mm, raffreddamento a liquido e distribuzione bialbero a 8 valvole con bilancieri a rullo; l’albero a gomiti è fasato a 180° e dietro i cilindri è alloggiato il contralbero di bilanciamento.
Fizione antisaltellamento
Al passo con i tempi anche la frizione assistita, dotata di dispositivo anti-saltellamento; mentre il cambio è a sei marce. La CL 500 arriva a 192 kg con il pieno di benzina, è dunque una moto che non mette in difficoltà il pilota né per il peso né per l’altezza da terra, con la sella a soli 79 cm. Il reparto sospensioni prevede una classica forcella telescopica con steli di 41 mm di diametro e dietro un tradizionale forcellone oscillante in tubi con due ammortizzatori regolabili nel precarico molla su cinque livelli. Le ruote, in lega d’alluminio, sono da 19” all’anteriore e da 17” la posteriore, con pneumatici Dunlop Mixtour tassellati, nelle misure 110/80 R19 e 150/70 R17. I freni sono a disco, rispettivamente di 310 mm con pinza a due pistoncini davanti e 240 mm con pinza a singolo pistoncino dietro.