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Honda CB750 Hornet , che sguardo feroce!

L’inedito faro a LED sdoppiato incorniciato da una altrettanto inedita mascherina frontale è il nuovo volto del MY 2025, e le dona uno sguardo corrucciato e aggressivo

Cambia faccia la Honda CB750 Hornet, in senso letterale: l’inedito faro a LED sdoppiato incorniciato da una altrettanto inedita mascherina frontale è il nuovo volto del MY 2025, e le dona uno sguardo corrucciato e aggressivo. È l’intervento più vistoso su questa nuova versione della naked di Tokyo, che la distingue dalle due “sorelle” di 500 e 1000 cm³. 

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Il frontale della Hornet è tutto nuovo

Evolve l’elettronica

Non è l’unico ma gli altri sono ritocchi: nuovo hardware e nuova interfaccia per il display TFT a colori da 5” che ospita la strumentazione, conserva la connettività per smartphone Honda RoadSync ed ora è gestibile dal nuovo blocchetto sinistro retroilluminato; nuova la taratura delle sospensioni; nuovi i due riding mode User 1 e  2  completamente personalizzabili che vanno ad aggiungersi agli altri tre già disponibili (Sport, Standard e Rain), nei quali sono integrati tre livelli di controllo di trazione HSTC (Honda Selectable Torque Control), l’anti-impennamento e tre livelli di regolazione della potenza e del freno motore; nuove infine le tre livree Mat Ballistic Black Metallic con telaio Mat Ballistic Black Metallic, Digital Silver Metallic con telaio Mat Ballistic Black Metallic, Glint Wave Blue Metallic con telaio Mat Ballistic Black Metallic che affiancano quella Mat Pearl Glare White con telaio Cuprite Red Metallic già in gamma, ma comunque sottoposta ad aggiornamento.

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Il cruscotto a colori ha una nuova grafica

La sostanza è confermata

Tutto il resto è confermato in questa ultima discendente di una generazione nata nel 1998 con la prima CB600F Hornet, e proseguita attraverso diversi modelli che sono cambiati molto nella sostanza ma hanno mantenuto la stessa filosofia: moto naked dalle prestazioni brillanti ma facili da guidare e con bassi costi di acquisto e di gestione.

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La CB750 Hornet è basata su un bicilindrico parallelo raffreddato a liquido di 755 cm³, progettato per essere spremuto fino al limitatore e capace di regalare sensazioni forti grazie a una spinta generosa anche ai regimi medi e bassi. Ha la distribuzione Unicam (monoalbero) come la CRF450R da cross e la CRF1100L Africa Twin, con quattro valvole per cilindro, è alimentato da due corpi farfallati di 46 mm Ø e arriva a una potenza massima di 92 CV (67,5 kW) a 9500 giri/minuto ed una coppia massima di 75 Nm a 7250 giri/minuto. L’albero motore con manovellismo a 270° determina il caratteristico rombo “zoppicante” di un bicilindrico a L.

La trasmissione è tradizionale, frizione assistita a dischi multipli in bagno d’olio e cambio a sei rapporti.

Consuma poco

Per la CB750 Hornet viene dichiarata una percorrenza di 23 km con 1 litro di carburante, dunque con un pieno del serbatoio da 15,2 litri si può contare su un’autonomia di 340 km. Per le patenti A2 è disponibile anche la versione con potenza limitata a 35 kW.

Il telaio è costituito da una struttura a diamante in tubi e piastre ed è disegnato per avere caratteristiche di agilità: cannotto di sterzo inclinato di 25° e avancorsa di 99 mm con un interasse di 1420 mm. La moto ha anche un peso contenuto per la sua cilindrata, 192 kg in ordine di marcia, e la sella a 795 mm da terra, perché con una moto facile deve essere semplice anche appoggiare i piedi. La forcella è una Showa SFF-BP a steli rovesciati di 41 mm Ø, la sospensione posteriore impiega un leveraggio progressivo Pro-Link collegato a un forcellone in acciaio scatolato, controllato da un ammortizzatore regolabile nel precarico molla su sette livelli. In questa versione 2025 è stato ritoccato lo smorzamento idraulico sia all’anteriore che al posteriore.

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Completano il quadro della ciclistica i cerchi in alluminio pressofuso a cinque razze con pneumatici 125/70-ZR17 all’anteriore e 160/60-ZR17 al posteriore, rispettivamente con due dischi freno di 296 mm Ø e pinze Nissin a quattro pistoncini ad attacco radiale, e un disco di 240 mm Ø con pinza a pistoncino singolo, controllati dalla ABS a due canali. 

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