Honda CB350 RS, ecco come è fatta
Promessa ed annunciata, ecco la nuova CB350 RS, versione "cafè scrambler" della neoretrò H’Ness presentata da Honda lo scorso anno. Le differenze sono tutte (o quasi) di carattere estetico. Per ora è disponibile solo in India, ma è assai probabile approdi anche in Giappone. E da noi?
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Moto
Honda CB350 RS
Come annunciato con un teaser di cui vi avevamo parlato ieri, Honda ha svelato in India la nuova CB350 RS, versione sportiveggiante della neorertò H’Ness già commercializzata in India e Giappone.
Caratteristiche tecniche ed estetiche sono molto simili a quanto ci eravamo immaginato. La scheda rimane pressoché invariata, ma l’aspetto si fa leggermente più “aggressivo”: la stampa indiana la presenta come una scrambler, ma sui mercati occidentali (sempre ammesso che ci arrivi), sarà forse più corretto inquadrarla nel genere delle café racer o addirittura creare un nuovo segmento, le "café scrambler". Rispetto alla H’Ness, la nuova RS adotta infatti una posizione di guida più sportiva, con il pilota più caricato sull'anteriore, il manubrio però è largo come quello di una scrambler. Anche lo scarico è stato ridisegnato, con un fondello leggermente più rialzato e, nel complesso, un aspetto decisamente più sportivo.
Ci sono 20,8 CV
Al di là della nuova verniciatura con opzione bicolore e finiture nere su motore, cambio e scarico, altre novità a livello estetico sono la sella con cuciture a vista, il attuale parafango posteriore più corto e il faro posteriore a LED montato direttamente sul telaietto reggisella anziché - com’è sulla H’Ness - sul parafanfo cromato. A spingerla, questo già lo si poteva immaginare, ci pensa il monocilindrico da 348 cm3 raffreddato ad aria da 20,8 CV a 5.500 giri e un picco di coppia di 30 Nm a 3.000 giri. Il cambio è a 5 marce, le frizione antisaltellamento ed il controllo di trazione affidato all’HSTC di Honda. Nessuna novità nemmeno a livello ciclistico, dove troviamo un telaio a doppia culla in acciaio abbinato ad una forcella telescopica e ad un doppio ammortizzatore. L’impianto frenante è composto da due dischi da 310 mm con ABS a doppio canale. Cambiano invece le dimensioni di cerchi e pneumatici, in questo caso da 100/90 e 19’’ davanti e 150/70 e 17”dietro (sulla H’Ness sono da 19” e 18” calzati da penumatici 100/90 e 130/70). Invariato il peso, fermo a 181 kg.
Al momento l’RS è venduta solo in India ma, seguendo l’esempio della sorella H’Ness, potrebbe presto arrivare anche in Giappone. Continuiamo a chiederci se mai approderà in Europa…
Qui sotto il video di presentazione in India (a partire dal minuto 39)
Ci sono 20,8 CV
Al di là della nuova verniciatura con opzione bicolore e finiture nere su motore, cambio e scarico, altre novità a livello estetico sono la sella con cuciture a vista, il attuale parafango posteriore più corto e il faro posteriore a LED montato direttamente sul telaietto reggisella anziché - com’è sulla H’Ness - sul parafanfo cromato. A spingerla, questo già lo si poteva immaginare, ci pensa il monocilindrico da 348 cm3 raffreddato ad aria da 20,8 CV a 5.500 giri e un picco di coppia di 30 Nm a 3.000 giri. Il cambio è a 5 marce, le frizione antisaltellamento ed il controllo di trazione affidato all’HSTC di Honda. Nessuna novità nemmeno a livello ciclistico, dove troviamo un telaio a doppia culla in acciaio abbinato ad una forcella telescopica e ad un doppio ammortizzatore. L’impianto frenante è composto da due dischi da 310 mm con ABS a doppio canale. Cambiano invece le dimensioni di cerchi e pneumatici, in questo caso da 100/90 e 19’’ davanti e 150/70 e 17”dietro (sulla H’Ness sono da 19” e 18” calzati da penumatici 100/90 e 130/70). Invariato il peso, fermo a 181 kg.
Al momento l’RS è venduta solo in India ma, seguendo l’esempio della sorella H’Ness, potrebbe presto arrivare anche in Giappone. Continuiamo a chiederci se mai approderà in Europa…
Qui sotto il video di presentazione in India (a partire dal minuto 39)
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