Guidare in mezzo alle corsie è sicuro? Ecco il risultato di una ricerca in California
Una delle manovre abitualmente praticate dei motociclisti è stata analizzata in California attraverso uno studio statistico, per capire quali sono i suoi principali rischi e benefici. Il risultato della ricerca afferma che dipende tutto dalle velocità e dal comportamento dei motociclisti
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Permesso, ma solo a basse andature
Secondo due studi pubblicati in California, guidare in mezzo alle corsie è una manovra relativamente sicura per le moto che si muovono nel traffico fermo o molto lento, ma solo se motociclisti e automobilisti conoscono bene le regole e il comportamento da adottare. Uno dei due studi è una ricerca che ha intervistato circa 8.000 motociclisti rimasti coinvolti in un incidente durante la marcia tra le corsie tra giugno 2012 e agosto 2013. L’altro studio, invece, ha esaminato il comportamento di alcuni gruppi di motociclisti, considerando che in California ci sono più di 800 mila moto immatricolate. Wayne Allard, dell’American Motorcyclist Association, ha detto: “La AMA incoraggia questo tipo di studi e aiuterà i gruppi e le persone che lavorano per rendere legale questa manovra. Abbiamo confrontato gli incidenti che hanno coinvolto motociclisti durante il “lane-splitting” rimasti feriti in diverse zone del corpo per capire se il traffico si muoveva a meno di 50 km/h e se il motociclista non superava questa velocità di più di 15 km/h”. Il risultato è che la percentuale di ogni tipo di ferita aumenta quando non vengono rispettate queste due “regole”, e che diminuisce quando entrambe le velocità si abbassano. Secondo Wayne, quindi, il lane-splitting è una manovra sicura ed efficace, soprattutto nelle aree di traffico congestionato. La California è l’unico stato degli USA in cui questa manovra è concessa: la legge non vieta né permette questo comportamento.
Secondo due studi pubblicati in California, guidare in mezzo alle corsie è una manovra relativamente sicura per le moto che si muovono nel traffico fermo o molto lento, ma solo se motociclisti e automobilisti conoscono bene le regole e il comportamento da adottare. Uno dei due studi è una ricerca che ha intervistato circa 8.000 motociclisti rimasti coinvolti in un incidente durante la marcia tra le corsie tra giugno 2012 e agosto 2013. L’altro studio, invece, ha esaminato il comportamento di alcuni gruppi di motociclisti, considerando che in California ci sono più di 800 mila moto immatricolate. Wayne Allard, dell’American Motorcyclist Association, ha detto: “La AMA incoraggia questo tipo di studi e aiuterà i gruppi e le persone che lavorano per rendere legale questa manovra. Abbiamo confrontato gli incidenti che hanno coinvolto motociclisti durante il “lane-splitting” rimasti feriti in diverse zone del corpo per capire se il traffico si muoveva a meno di 50 km/h e se il motociclista non superava questa velocità di più di 15 km/h”. Il risultato è che la percentuale di ogni tipo di ferita aumenta quando non vengono rispettate queste due “regole”, e che diminuisce quando entrambe le velocità si abbassano. Secondo Wayne, quindi, il lane-splitting è una manovra sicura ed efficace, soprattutto nelle aree di traffico congestionato. La California è l’unico stato degli USA in cui questa manovra è concessa: la legge non vieta né permette questo comportamento.
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