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Guida con patente non abilitata, si rischia multata salatissima

Prima di mettersi in sella bisogna essere certi di possedere patente idonea alla guida del veicolo. La Cassazione recentemente ha respinto il ricorso avanzato da un motociclista che è stato condannato al pagamento di oltre 4.000 euro per essere stato sorpreso in sella a un Burgman 400 pur avendo solo la patente B
La patente "sbaglita" costa cara
Che succede se si guida una moto con una patente che non lo permetterebbe? Se si viene fermati dalla polizia sono guai seri. Lo ha scoperto recentemente uno scooterista che è stato pizzicato in sella a un Suzuki Burgman 400 con patente di guida di categoria B che abilita a guidare solo mezzi fino a 125 cm3 e 11 kW di potenza. Il Burgman ha un motore da 385 cm3 e 17,29 kW di potenza massima registrata a libretto, ampiamente fuori i limiti previsti. Le regole sono quindi chiare, e a nulla è servito il ricorso presentato fino alla Cassazione: la Superma Corte  (Sezione 4 penale, Sentenza 23 dicembre 2015, n. 50424) ha confermato la condanna al pagamento di 4.200 euro di multa per lo scooterista.
Conviene ripassare un po' le norme che regolano le equivalenze della patenti per evitare salassi del genere, eccole qui di seguito.
L’articolo 116 del C.d.S., al comma 15 bis, recita chiaramente: “Il titolare di patente di guida di categoria A1 che guida veicoli per i quali é richiesta la patente di categoria A2, il titolare di patente di guida di categoria A1 o A2 che guida veicoli per i quali é richiesta la patente di categoria A, ovvero titolare di patente di guida di categoria B1, C1 o D1 che guida veicoli per i quali é richiesta rispettivamente la patente di categoria B, C o D, é soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 1.000 euro a 4.000 euro”. E’ inoltre, prevista la sospensione della patente di guida posseduta da quattro a otto mesi. 
Oltre a ciò, l’art. 125, titolato “Gradualità ed equivalenze delle patenti di guida”, al comma II stabilisce: “La validità della patente di guida è fissata come segue:
a) la patente rilasciata per le categorie C1E, CE, D1E, o DE é valida per i complessi di veicoli della categoria BE;
b) la patente rilasciata per la categoria CE é valida per la categoria DE, purché il relativo titolare sia già in possesso di patente per la categoria D;
c) la patente rilasciata per le categorie CE e DE é valida per i complessi di veicoli, rispettivamente, delle categoria C1E e D1E;
d) la patente rilasciata per una qualsiasi categoria é valida per i veicoli della categoria AM;
e) la patente rilasciata per la categoria A2 é valida anche per la categoria A1;
f) la patente rilasciata per le categorie A, B, C o D è valida, rispettivamente, per le categorie A1 e A2, B1, C1 o D1;
g) la patente speciale di guida delle categorie AM, A1, A2, A, B1, B, C1, C, D1 e D rilasciata a mutilati o minorati fisici è valida soltanto per la guida dei veicoli aventi le caratteristiche indicate nella patente stessa;
h) la patente di guida della categoria B é valida, sul territorio nazionale, per condurre i tricicli di potenza superiore a 15 kW, purché il titolare abbia almeno 21 anni, nonché i veicoli della categoria A1”.

Il  sviluppava ben 17,29 kw, era quindi necessario una patente “A2”, e non era sufficiente una patente “A1” che permetteva di condurre una moto di potenza fino a 11 kw.
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