Green Pass: come funziona, come si ottiene e a cosa serve
Come più volte annunciato, dal 1° luglio diventerà operativo il cosiddetto Green Pass o certificato Covid digitale. Il documento, non obbligatorio, consentirà - in Europa - di spostarsi tra un pese e l’altro con maggiore facilità, intanto è già operativo in Italia. Vediamo come funziona
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Politica e trasporti
Il “Green Pass”, o certificato Covid digitale, è operativo da oggi, Mario Draghi, ha infatti firmato il decreto che definisce le modalità di rilascio delle Certificazioni verdi digitali Covid-19 documento che, pur non essendo né obbligatorio né richiesto, eviterà ai viaggiatori che ne sono in possesso tamponi e quarantene preventive. Sarà valido in Europa per la circolazione da e verso i paesi comunitari dal 1° luglio, mentre in Italia è già operativo. Vediamo di fare chiarezza riportando alcune delle risposte alle domande più frequenti.
A cosa serve il Green Pass?
Il documento permetterà a chi ne è in possesso di viaggiare in un altro paese EU senza prima sottoporsi a tampone e, nel caso fosse richiesta, alla quarantena fiduciaria. Mentre in italia faciliterà la partecipazione ad eventi pubblici (per esempio concerti), l’accesso alle strutture sanitarie assistenziali (Rsa) e gli spostamenti sul territorio nazionale (se ci sarà la necessità di recarsi in regioni arnacioni o rosse, che al momenti non ci sono).
Il Green Pass è obbligatorio per viaggiare?
No: il documento punta solo a semplificare le procedure, evitando al viaggiatore eventuali test e/o quarantene quando viaggiano all’interno dell’Unione. Chi non ne è in possesso, potrà comunque viaggiare.
Come funzionerà il Green Pass?
Per verificare la validità del certificato, al momento del controllo verrà scansionato il codice univoco (QR Code) presente sul documento al fine di accertare che la “chiave” di firma digitale sia stata rilasciata da un organismo preposto (ad esempio un ospedale, un centro di test o un’autorità sanitaria).
Come si ottiene il Green Pass?
Il Green Pass viene rilasciato automaticamente al cittadino che ha ricevuto il vaccino in un paese EU, che è già guarito dal Covid o che si è sottoposto al test molecolare o antigenico. In Italia,
Il Green Pass si può ottenere collegandosi al sito dgc.gov.it operativo a partire da oggi 17 giugno mentre tutte le certificazioni associate alle vaccinazioni, alle guarigioni e al tampone negativo, realizzate fino a questa data saranno disponibili entro il 28 giugno.
Dopo essere stati vaccinati, oppure dopo un test negativo o la guarigione viene emessa automaticamente la documentazione. Si riceve un messaggio via SMS o email che contiene un codice e le istruzioni per scaricare la documentazione.
A questo punto ci si collega la sito, si accede con identità digitale (Spid o Carta d’identità elettronica) oppure con la Tessera sanitaria, si inserisce il codice ricevuto e di scarica la certificazione.
È possibile richiedere la documentazione anche al proprio medico di base, al pediatra o in farmacia utilizzando la Tessera Sanitaria.
Come è fatto il Green Pass?
In Italia il documento potrà essere scaricato sul proprio telefonino o stampato attraverso vari canali: sito web dedicato, «Fascicolo Sanitario Elettronico», app Immuni e anche per mezzo della tessera sanitaria.
Quali informazioni conterrà il Green Pass?
Il certificato conterrà tutti i dati anagrafici dell’intestatario (nome, cognome, residenza, data di nascita, etc.), il soggetto che l’ha rilasciato e l’identificativo univoco del certificato. Nel caso di un certificato di vaccinazione verrà indicato anche il tipo di vaccino e il relativo fabbricante, il numero di dosi ricevute e la data di vaccinazione. Per un certificato di test verrà invece indicato tipo di test, la data e l’ora del test, il luogo e, ovviamente, il risultato. Infine, nel caso di un certificato di guarigione saranno indicate sul documento la data del risultato positivo al test ed il periodo di validità.
Quali vaccini sono accettati?
Ad oggi, sono validi solo i quattro vaccini che hanno ottenuto le autorizzazioni d'uso dall'Agenzia europea dei medicinali (Ema) e dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), vale a dire il vaccino Vaxzevria di AstraZeneca, il vaccino Moderna, il vaccino Comirnaty di Pfizer-BioNTech ed il vaccino Janssen (Johnson & Johnson). Quante dosi di vaccino devo fare per ottenere il Green Pass? Dipende da paese a paese: alcuni richiederanno il ciclo competo di due o tre dosi, altri si accontenteranno di una sola dose. In Italia ne basta una, ma attenzione: la Francia, per esempio, che è tra i paesi che richiedono più dosi, potrebbe non accettare il Green Pass di un cittadino italiano in viaggio e chiedere il ciclo vaccinale completo, rendendo di fatto inutile il Green Pass in possesso del viaggiatore.
Quale validità avrà il Green Pass?
In questo caso bisogna distinguere tra vaccinati, guariti e soggetti sottoposti a test.
- In Italia nel primo caso è valido a partire dal 15° giorno dopo la prima dose e fino alla data prevista per la seconda dose. Da quel momento, la certificazione è valida per ulteriori 9 mesi; In Europa sarà valido a partire dalla seconda dose, per un periodo di tempo non ancora determinato.
- Nel secondo si parla di un periodo fino a 180 giorni dalla data di certificata guarigione dei test, la validità dovrebbe essere di 72 ore per i test molecolari e 48 ore per i test antigenici rapidi.
A cosa serve il Green Pass?
Il documento permetterà a chi ne è in possesso di viaggiare in un altro paese EU senza prima sottoporsi a tampone e, nel caso fosse richiesta, alla quarantena fiduciaria. Mentre in italia faciliterà la partecipazione ad eventi pubblici (per esempio concerti), l’accesso alle strutture sanitarie assistenziali (Rsa) e gli spostamenti sul territorio nazionale (se ci sarà la necessità di recarsi in regioni arnacioni o rosse, che al momenti non ci sono).
Il Green Pass è obbligatorio per viaggiare?
No: il documento punta solo a semplificare le procedure, evitando al viaggiatore eventuali test e/o quarantene quando viaggiano all’interno dell’Unione. Chi non ne è in possesso, potrà comunque viaggiare.
Come funzionerà il Green Pass?
Per verificare la validità del certificato, al momento del controllo verrà scansionato il codice univoco (QR Code) presente sul documento al fine di accertare che la “chiave” di firma digitale sia stata rilasciata da un organismo preposto (ad esempio un ospedale, un centro di test o un’autorità sanitaria).
Come si ottiene il Green Pass?
Il Green Pass viene rilasciato automaticamente al cittadino che ha ricevuto il vaccino in un paese EU, che è già guarito dal Covid o che si è sottoposto al test molecolare o antigenico. In Italia,
Il Green Pass si può ottenere collegandosi al sito dgc.gov.it operativo a partire da oggi 17 giugno mentre tutte le certificazioni associate alle vaccinazioni, alle guarigioni e al tampone negativo, realizzate fino a questa data saranno disponibili entro il 28 giugno.
Dopo essere stati vaccinati, oppure dopo un test negativo o la guarigione viene emessa automaticamente la documentazione. Si riceve un messaggio via SMS o email che contiene un codice e le istruzioni per scaricare la documentazione.
A questo punto ci si collega la sito, si accede con identità digitale (Spid o Carta d’identità elettronica) oppure con la Tessera sanitaria, si inserisce il codice ricevuto e di scarica la certificazione.
È possibile richiedere la documentazione anche al proprio medico di base, al pediatra o in farmacia utilizzando la Tessera Sanitaria.
Come è fatto il Green Pass?
In Italia il documento potrà essere scaricato sul proprio telefonino o stampato attraverso vari canali: sito web dedicato, «Fascicolo Sanitario Elettronico», app Immuni e anche per mezzo della tessera sanitaria.
Quali informazioni conterrà il Green Pass?
Il certificato conterrà tutti i dati anagrafici dell’intestatario (nome, cognome, residenza, data di nascita, etc.), il soggetto che l’ha rilasciato e l’identificativo univoco del certificato. Nel caso di un certificato di vaccinazione verrà indicato anche il tipo di vaccino e il relativo fabbricante, il numero di dosi ricevute e la data di vaccinazione. Per un certificato di test verrà invece indicato tipo di test, la data e l’ora del test, il luogo e, ovviamente, il risultato. Infine, nel caso di un certificato di guarigione saranno indicate sul documento la data del risultato positivo al test ed il periodo di validità.
Quali vaccini sono accettati?
Ad oggi, sono validi solo i quattro vaccini che hanno ottenuto le autorizzazioni d'uso dall'Agenzia europea dei medicinali (Ema) e dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), vale a dire il vaccino Vaxzevria di AstraZeneca, il vaccino Moderna, il vaccino Comirnaty di Pfizer-BioNTech ed il vaccino Janssen (Johnson & Johnson). Quante dosi di vaccino devo fare per ottenere il Green Pass? Dipende da paese a paese: alcuni richiederanno il ciclo competo di due o tre dosi, altri si accontenteranno di una sola dose. In Italia ne basta una, ma attenzione: la Francia, per esempio, che è tra i paesi che richiedono più dosi, potrebbe non accettare il Green Pass di un cittadino italiano in viaggio e chiedere il ciclo vaccinale completo, rendendo di fatto inutile il Green Pass in possesso del viaggiatore.
Quale validità avrà il Green Pass?
In questo caso bisogna distinguere tra vaccinati, guariti e soggetti sottoposti a test.
- In Italia nel primo caso è valido a partire dal 15° giorno dopo la prima dose e fino alla data prevista per la seconda dose. Da quel momento, la certificazione è valida per ulteriori 9 mesi; In Europa sarà valido a partire dalla seconda dose, per un periodo di tempo non ancora determinato.
- Nel secondo si parla di un periodo fino a 180 giorni dalla data di certificata guarigione dei test, la validità dovrebbe essere di 72 ore per i test molecolari e 48 ore per i test antigenici rapidi.
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