Green Pass, attenzione al furto di dati e ai cyber attacchi
Dal 1 luglio diventa operativo il Green Pass, lasciapassare che, in Europa, dovrebbe snellire le procedure per mettersi in viaggio. A causa delle diverse regolamentazioni decise dai singoli Paesi EU, le cose non sono però così semplici e, a tutto questo, si aggiungono anche variante Delta e rischio di furto di dati tramite cyber attacchi
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Politica e trasporti
Green Pass
Annunciato mesi fa, il cosiddetto Green Pass o Certificazione verde Covid-19 - EU digital Covid certificate è pronto al debutto.
Annunciato mesi fa, il cosiddetto Green Pass o Certificazione verde Covid-19 - EU digital Covid certificate è pronto al debutto.
Vero e proprio lasciapassare digitale non è obbligatorio ma utile a facilitare la circolazione delle persone tra tutti gli Stati membri Ue, riducendo o eliminando eventuali restrizioni - per i paesi che dovessero prevederne - come quarantena e tampone all’arrivo. Il pass (qui le FAQ) consiste in un QR code da tenere nello smartphone rilasciato al cittadino che ha completato il ciclo di vaccinazione, oppure che è risultato negativo a un tampone, oppure che è guarito dal Covid-19. Complici le differenti normative adottate dai paesi EU, le cose tuttavia non sono così semplici: al contrario, sono numerosi i problemi che, ancor prima della sua reale entrata in vigore, promettono impedimenti e difficoltà di vario genere. La prova di vaccinazione, per esempio, è ritenuta valida solo dopo quattordici giorni dall’inoculazione della seconda dose (o la dose unica, per i monodose) in alcuni stati, ma soltanto dopo 22 giorni in altri; discorso analogo per i risultati negativi dei tamponi, accettati a seconda dei Paesi tra le 72 e le 48 ore precedenti al viaggio. In più c’è la variante Delta, ulteriore minaccia che rischia di aggravare il quadro epidemiologico e, quindi, rimescolare di nuovo tutte le carte in tavola (e quindi anche la validità di tamponi, vaccini e green pass). In aggiunta a tutto questo c’è poi il problema relativo al furto dei dati privati contenuti nel certificato per mezzo di cyber attacchi o possibili contraffazioni. A tal proposito, lo scorso 29 giugno la Polizia di Stato ha emanato un comunicato ufficiale: “Negli ultimi giorni numerosi utenti stanno segnalando la ricezione tramite whatsapp del seguente messaggio: In questo link puoi scaricare il certificato verde Green Pass COVID-19 che ti permette liberamente di muoverti in tutta Italia senza mascherina”. Messaggio a cui bisogna prestare la massima attenzione: “Cliccando sul link - spiega la nota - l’ignaro utente viene catapultato su una finta pagina istituzionale con numerosi loghi simili agli originali. Proseguendo nella navigazione sul sito, all’utente viene richiesto di inserire i propri dati personali e/o bancari con l’obiettivo di utilizzarli fraudolentemente”.
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