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Furti moto, a Londra è emergenza: il sindaco convoca i produttori

Londra è alle prese con il dilagare di furti e crimini commessi con moto e scooter. Per questo il sindaco Sadiq Khan ha deciso di incontrare alcuni dei principali produttori, chiedendo loro di progettare mezzi con sistemi antimanomissione più efficaci
Furti moto Londa
La capitale inglese è da tempo alle prese con un boom di furti di moto e parallelamente, con altrettanto alto numero di crimini commessi in sella moto e scooter rubati. L'anno scorso, solo a Londra, sono stati denunciati oltre 14.000 furti tra motocicli e ciclomotori, significa una media di 65 veicoli al giorno (quelli registrati in tutta la Campania - per dare un’idea della portata del fenomeno -  sono stati, nel 2016, 9.000). A ciò si aggiungono gli oltre 23.000 crimini commessi, sempre lo scorso anno, utilizzando i mezzi rubati. Il problema è serio, tanto da aver spinto il sindaco Sadiq Khan a invitare alla City Hall alcuni tra i principali protagonisti dell’industria motociclistica per riflettere sulle possibili soluzioni. Khan avrebbe parlato con Honda, Suzuki, Yamaha, BMW e Piaggio circa la possibilità di incorporare sui nuovi veicoli sistemi d’antifurto più funzionali e “resistenti”. I produttori, ha spiegato il sindaco, devono lavorare per migliorare gli antifurti sui mezzi, includendo, magari, anche sistemi tracciamento: “È essenziale che i produttori si facciano avanti per aiutarci ad affrontare questo problema alla fonte. In parole povere, la forma e le dimensioni ridotte delle motociclette le rendono fin troppo facili da rubare, e questo deve essere affrontato direttamente in fase di progettazione se vogliamo liberare le nostre strade da questi crimini".
Tra i bersagli più facili di ladri e criminali ci sono gli scooter, più leggeri e più facili da manomettere: il dilagante fenomeno dei furti  ha spinto numerosi possessori di scooter a chiedere l’installazione in città di punti di ancoraggio al suolo che consentano l’utilizzo di catenacci con cui legare i mezzi.
Intanto, sul sito della città, l’amministrazione ha chiarito: “Questo genere di crimini è ormai senza freni, spaventoso e intimidatorio. Non sarà più tollerato nelle strade di Londra. Il sindaco lo considera estremamente grave e si impegna a sostenere pienamente la polizia per reprimere i responsabili”.
Tra le iniziative di cui si sta discutendo, anche quella di dare ai poliziotti di Scotland Yard maggior libertà di azione durante gli inseguimenti, ne parlavamo qui.
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