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Inghilterra, Polizia: sì agli inseguimenti in moto

Per fronteggiare il crescente numero di crimini, in Inghilterra si discute se concedere maggior spazio di "inseguimento" alla polizia. È stato presentato un disegno di legge che aumenterebbe le facoltà dei poliziotti inglesi, specialmente quelli in moto,  di effettuare manovre veloci per inseguire un fuggiasco
Inseguimenti in moto
L’aumento di atti criminali commessi in sella a moto o scooter ha recentemente portato, in Inghilterra, alla presentazione in parlamento di una nuova proposta di legge. A firmarla, con l’appoggio della stessa Polizia, Sir Henry Bellingham, esponente in parlamento del Partito Conservatore.
Semplificando: la proposta vorrebbe concedere maggior potere alla polizia e, in generale, ai servizi d’emergenza. Attualmente infatti, la legge inglese limita il potere concesso ai poliziotti in caso d’inseguimento, basandosi sul principio contenuto nel Codice della Strada del “careful and competent”, cioè “attento e competente”. Come dire che se per inseguire un criminale in fuga si rischia di causare altri incidenti è meglio appuntarsi il numero di targa (sempre ammettendo che vi sia e che non appartenga a un mezzo rubato) e lasciar scappare il fuggitivo. Evitare manovre pericolose alla guida, significa però la completa impossibilità da parte delle forze dell’ordine d’intervenire in caso d’urgenza. Un principio valido per tutti, anche per gli addestratissimi biker della polizia inglese che si trovano la maggior parte delle volte costretti a evitare l’inseguimento, permettendo così ai criminali - specialmente se sulle due ruote -  di fuggire nel traffico.
Come accennato, la Polizia inglese ha già sottolineato il proprio appoggio al disegno di legge, che sarà valutato il prossimo 19 dicembre. Tuttavia, è molto probabile che prima di conoscere il “verdetto” della politica bisognerà attendere qualche mese.
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