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EICMA 2021 - Benelli Leoncino Trail 800, pronta per il fuoristrada

È caratterizzata da una spiccata impostazione fuoristradistica. Condivide numerosi elementi tecnici e stilistici con la versione da asfalto, eppure ha un’anima tutta sua. Spiccano il doppio scarico alto che sbuca sul fianco destro, protetto dalla tabella porta numero, e il cupolino alto
Si chiama Leoncino 800 Trail ed è caratterizzata da una spiccata impostazione fuoristradistica. Condivide numerosi elementi tecnici e stilistici con la versione da asfalto, eppure ha un’anima tutta sua. Spicca il doppio scarico alto che sbuca sul fianco destro, protetto dalla tabella porta numero con funzione di paracalore. Interessante anche il cupolino più alto e “aggressivo”. A protezione del serbatoio ci sono poi due protezioni in gomma "corrugate" in luogo di quelle lisce della Leoncino "base" e c’è un parafango anteriore meno avvolgente, per scaricare meglio il fango, sul quale è fissato lo "stemma di famiglia": il classico piccolo leoncino in alluminio. Danno carattere a tutto l’insieme le ruote a raggi, con misure più adatte ai percorsi in fuoristrada e cioè 19” anteriore e 17” posteriore con vistosi pneumatici tassellati rispettivamente 120/70 e 170/60, mentre sulla stradale le ruote sono entrambe da 17” con pneumatici 120/70 e 180/55.

Ciclistica adeguata
Anche la ciclistica è stata modificata per adeguarla alla nuova destinazione della moto e alle differenti misure delle ruote. Il telaio è sempre a traliccio in tubi di acciaio con piastre anch'esse in acciaio, ma la forcella Marzocchi a steli rovesciati di 50 mm, regolabile nel precarico molla e nel freno idraulico in compressione ed estensione, ha visto la sua escursione aumentare da 140 a 148 mm. Al posteriore c’è la stessa sospensione della versione stradale, con forcellone oscillante e ammortizzatore centrale regolabile nel precarico molla e nel freno idraulico in estensione, ma anche qui è aumentata l’escursione della ruota che arriva a 140 mm. Di conseguenza, la seduta passa dagli 805 mm della stradale agli 834 della Trail.

Impianto frenante e motore confermati
Nessuna differenza invece per l’impianto frenante: davanti due dischi semi flottanti di 320 mm con pinze radiali monoblocco a quattro pistoncini e dietro un disco di 260 mm con pinza a doppio pistoncino.
In alternativa, come per la Leoncino, su alcuni mercati sarà disponibile una versione della 800 Trail con sospensioni e impianto frenante firmati Benelli; ma stile, funzionalità e prestazioni rimarranno inalterati.
Nessuna variante per quanto riguarda il motore: è lo stesso bicilindrico quattro tempi raffreddato a liquido di 754 cm³ della stradale, accreditato di una potenza di 76,2 CV (56 kW) a 8.500 giri/minuto e una coppia di 67 Nm (6,8 kgm) a 6.500 giri/minuto. La distribuzione è bialbero a quattro valvole per cilindro, l’alimentazione a iniezione con un doppio corpo farfallato di 43 mm; completano il quadro la frizione con asservimento di coppia e funzione antisaltellamento e il cambio a sei marce. Il prezzo è ancora da stabilire.

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