EICMA 2019 - Moto Morini Super Scrambler, retrò con grinta
La Moto Morini Super Scrambler sfoggia linea elegantemente retrò, manubrio alto, ruote da 17 pollici e il classico bicilindrico a V che in questa versione eroga 116 CV a 8.000 giri. Raffinata la componentistica, tutta made in Italy
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Dal fango all’happy hour
La Super Scrambler arriva ad affiancare la Scrambler 1200, nata nel 2008 e rinnovata lo scorso anno, e come tutti i prodotti della casa vanta una produzione 100% italiana. Non solo l’assemblaggio, curato completamente dai tecnici Morini nello stabilimento di Trivolzio (PV), ma anche i materiali e la componentistica sono prodotti in Italia. La Super Scrambler sfoggia una linea elegantemente retrò, sella in un pezzo unico, manubrio alto e ruote da 17 pollici a raggi gommate con i tassellati Pirelli Scorpion Rally STR. Il motore è il Bialbero 1200 CorsaCorta: 1.187 cm3, quattro valvole, raffreddato a liquido, ha cilindri in blocco con il basamento, distribuzione bialbero e teste in lega di alluminio. La potenza è stata incrementata rispetto alla Scrambler: ora siamo a 116 CV a 8mila giri, con una coppia massima di 108 Nm a 7mila giri. Sulla Super Scrambler troviamo l’impianto di scarico della sorella con i collettori che compiono un giro particolare intorno al motore, prima di arrivare al doppio terminale sovrapposto in alluminio; confermati anche il telaio, a traliccio in acciaio, e il forcellone, sempre a traliccio. Per le sospensioni abbiamo forcella completamente regolabile a steli rovesciati da 46 mm e monoammortizzatore regolabile in estensione, interasse e precarico. L’impianto frenante griffato Brembo conta all’anteriore su pinze radiali monoblocco a quattro pistoncini con doppio disco flottante da 320 mm e pompa semi-radiale; al posteriore c’è invece una pinza a due pistoncini con disco da 220 mm. L’ABS è il Bosch 9.1 MP a due canali, disinseribile tramite un pulsante sul manubrio, non ci sono altri "aiutini" elettronici. La strumentazione digitale è racchiusa in uno schermo da 5 pollici.
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La Super Scrambler arriva ad affiancare la Scrambler 1200, nata nel 2008 e rinnovata lo scorso anno, e come tutti i prodotti della casa vanta una produzione 100% italiana. Non solo l’assemblaggio, curato completamente dai tecnici Morini nello stabilimento di Trivolzio (PV), ma anche i materiali e la componentistica sono prodotti in Italia. La Super Scrambler sfoggia una linea elegantemente retrò, sella in un pezzo unico, manubrio alto e ruote da 17 pollici a raggi gommate con i tassellati Pirelli Scorpion Rally STR. Il motore è il Bialbero 1200 CorsaCorta: 1.187 cm3, quattro valvole, raffreddato a liquido, ha cilindri in blocco con il basamento, distribuzione bialbero e teste in lega di alluminio. La potenza è stata incrementata rispetto alla Scrambler: ora siamo a 116 CV a 8mila giri, con una coppia massima di 108 Nm a 7mila giri. Sulla Super Scrambler troviamo l’impianto di scarico della sorella con i collettori che compiono un giro particolare intorno al motore, prima di arrivare al doppio terminale sovrapposto in alluminio; confermati anche il telaio, a traliccio in acciaio, e il forcellone, sempre a traliccio. Per le sospensioni abbiamo forcella completamente regolabile a steli rovesciati da 46 mm e monoammortizzatore regolabile in estensione, interasse e precarico. L’impianto frenante griffato Brembo conta all’anteriore su pinze radiali monoblocco a quattro pistoncini con doppio disco flottante da 320 mm e pompa semi-radiale; al posteriore c’è invece una pinza a due pistoncini con disco da 220 mm. L’ABS è il Bosch 9.1 MP a due canali, disinseribile tramite un pulsante sul manubrio, non ci sono altri "aiutini" elettronici. La strumentazione digitale è racchiusa in uno schermo da 5 pollici.
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