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Ecco la Interceptor Bear 650, la nuova scrambler Royal Enfield. La vedremo a Milano?

La scrambler della casa indiana è bella e pronta, a svelarcelo come al solito i documenti di omologazione australiani che chiariscono tutto

Già un anno e mezzo fa era stato sorpreso durante il collaudo in India un prototipo Royal Enfield scrambler con il motore bicilindrico di 650 cm³; ora sappiamo che dovrebbe arrivare tra breve perché ha già ottenuto l’omologazione in Australia. Dai documenti risulta anche quale sarà il suo nome ufficiale: Royal Enfield Interceptor Bear 650.

Una gamma completa di retrò

Con questa i modelli spinti dal motore 650 bicilindrico arrivano a cinque. La gamma è costituita dalla capostipite Interceptor, Continental, Super Meteor e Shotgun 650, alle quali si aggiunge la Interceptor Bear 650. Si tratta di una scrambler con tutti i crismi, ha un aspetto retró come richiedono i canoni della categoria e rispetto alla Interceptor ha una nuova forcella a steli rovesciati e nuovi ammortizzatori più lunghi che offrono una maggiore escursione ed aumentano significativamente l’altezza da terra. C’è anche un nuovo scarico 2 in 1 decisamente più compatto degli impianti 2 in 2 degli altri modelli, mentre per quanto riguarda le ruote non è ancora chiaro se il costruttore indiano voglia passare dai classici 18” usati sulle altre moto della famiglia a misure tipiche della categoria scrambler, 19“ anteriore e 17“ posteriore. Il telaio comunque è chiaramente ispirato a quello delle altre 650 bicilindriche Royal Enfield, doppia culla in tubi d’acciaio. Ci sarà probabilmente qualche differenza nelle misure caratteristiche, soprattutto se verranno adottate ruote di misura diversa.

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Gomme tassellate, manubrio con rinforzo, sospensioni con escursione maggiorata, la Bear è proprio una bella scrambler

Motore ben conosciuto

La linea è decisamente azzeccata e la livrea vistosa contribuisce a un’immagine accattivante: la nuova Bear 650 è proprio bella, e sebbene non siano ancora state diffuse informazioni appare anche dotata di tutto quello che serve. In chiave moderna: il cruscotto non è costituito dai due strumenti rotondi semi analogici della Interceptor ma da un unico strumento, probabilmente un display TFT, e sono a LED sia il faro che gli indicatori di direzione.

Il motore dovrebbe essere identico a quello degli altri modelli: un bicilindrico in linea raffreddato ad aria con le manovelle a 270°. Cilindrata 648 cm³, potenza 47 CV (34,5 kW) a 7300 giri/minuto e coppia 52 Nm  a 5150 giri/minuto, prestazioni che permettono di guidarla con la patente A2.

Probabilmente la vedremo molto presto. Già in passato è successo che siano passate solo poche settimane tra l’omologazione in Australia di nuovi modelli e la loro presentazione ufficiale, quindi tutto fa pensare che la nuova Interceptor Bear 650 farà la sua uscita pubblica già al Salone di Milano.

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Ecco la Interceptor base, da cui deriva la Bear

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