È morto Ferdinand Piëch, portò la Ducati nel Gruppo Volkswagen
Nipote di Ferdinand Porsche, era entrato nel Gruppo Volkswagen nel 1971 come responsabile tecnico e aveva portato soluzioni innovative come la trazione integrale dell’Audi Quattro. La sua vita è inscindibilmente legata al mondo dell’auto, ma era affascinato anche dalla due ruote: fu lui a volere l’acquisizione di Ducati
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Ferdinand Piëch è morto all’ospedale di Rosenheim, in Baviera, a seguito di un malore che lo aveva colto mentre era in un ristorante. Aveva 82 anni ed aveva avuto un ruolo di primo piano nella storia della Germania automobilistica; era stato uno dei protagonisti della crescita della Volkswagen e della costruzione del Gruppo tedesco così come è strutturato oggi. Aveva avuto un ruolo importante anche per quanto riguarda le due ruote, soprattutto per essere stato fautore dell’acquisizione della Ducati da parte di Audi.
Il suo nome però era strettamente legato al mondo dell’auto: nipote di Ferdinand Porsche, era entrato nel Gruppo nel 1971 come responsabile tecnico e aveva dato vita a soluzioni innovative come la trazione integrale dell’Audi Quattro. Era stato amministratore delegato della Volkswagen dal 1993 al 2002, poi aveva ricoperto l’incarico di presidente del Consiglio di Sorveglianza fino al 2015. Sotto la sua guida erano entrati a far parte del Gruppo di Wolfsburg marchi prestigiosi come Audi, Lamborghini, SEAT, Bugatti, ed era infine Porsche. Nel 2017 aveva raggiunto l’accordo per vendere agli altri membri della famiglia Porsche la maggior parte di quel 14,7% delle quote che a lui faceva capo, operazione conclusa – pare – per un controvalore dell’ordine di 1,2 miliardi di euro.
Piëch aveva favorito l’ascesa di Martin Winterkorn alla guida dell’Audi e poi ai vertici dell’intero Gruppo ma tra i due era poi nato un contrasto che nel 2015 aveva spinto l’ingegnere austriaco e la moglie alle dimissioni dalla Commissione di Vigilanza, anche in conseguenza dello scandalo Dieselgate che lo avrebbe visto tra gli accusatori di Winterkorn.
Ferdinand Piëch è morto all’ospedale di Rosenheim, in Baviera, a seguito di un malore che lo aveva colto mentre era in un ristorante. Aveva 82 anni ed aveva avuto un ruolo di primo piano nella storia della Germania automobilistica; era stato uno dei protagonisti della crescita della Volkswagen e della costruzione del Gruppo tedesco così come è strutturato oggi. Aveva avuto un ruolo importante anche per quanto riguarda le due ruote, soprattutto per essere stato fautore dell’acquisizione della Ducati da parte di Audi.
Il suo nome però era strettamente legato al mondo dell’auto: nipote di Ferdinand Porsche, era entrato nel Gruppo nel 1971 come responsabile tecnico e aveva dato vita a soluzioni innovative come la trazione integrale dell’Audi Quattro. Era stato amministratore delegato della Volkswagen dal 1993 al 2002, poi aveva ricoperto l’incarico di presidente del Consiglio di Sorveglianza fino al 2015. Sotto la sua guida erano entrati a far parte del Gruppo di Wolfsburg marchi prestigiosi come Audi, Lamborghini, SEAT, Bugatti, ed era infine Porsche. Nel 2017 aveva raggiunto l’accordo per vendere agli altri membri della famiglia Porsche la maggior parte di quel 14,7% delle quote che a lui faceva capo, operazione conclusa – pare – per un controvalore dell’ordine di 1,2 miliardi di euro.
Piëch aveva favorito l’ascesa di Martin Winterkorn alla guida dell’Audi e poi ai vertici dell’intero Gruppo ma tra i due era poi nato un contrasto che nel 2015 aveva spinto l’ingegnere austriaco e la moglie alle dimissioni dalla Commissione di Vigilanza, anche in conseguenza dello scandalo Dieselgate che lo avrebbe visto tra gli accusatori di Winterkorn.
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