La Ducati è un "bene culturale"
Il museo e l'archivio Ducati sono stati riconosciuti dal Ministero dei beni Culturali come "beni di interesse storico-culturale". Un'altra buona notizia per la casa di Borgo Panigale che ha appena archiviato un buon 2011, ma soprattutto per chi ha una Ducati d'epoca: le quotazioni sono destinate ad aumentare. La conferma l'avremo tra qualche mese quando andrà all'asta la famosa "collezione Saltarelli" di Ducati storiche, una delle più importanti al mondo.
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L'orgoglio della propria storia
Ducati è l’unica casa italiana ad aver valorizzato con impegno il proprio patrimonio storico. Nel 1998 ha inaugurato il proprio museo (qui il sito) all’interno della fabbrica di Borgo Panigale, ma non basta: ogni anno propone iniziative legate a esso (come i corsi di restauro) e organizza eventi legati alla propria tradizione. Questa dedizione ha ricevuto un importante riconoscimento: il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, insieme alla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell'Emilia Romagna, ha riconosciuto all'archivio storico e al Museo Ducati lo status di “bene di interesse storico archivistico situato nel territorio”, che li equipara a biblioteche e musei pubblici presenti nella regione. Un bel risultato che premia l’impegno profuso da Gianluigi Mengoli (responsabile della Fondazione Ducati) e soprattutto di Livio Lodi, l'infaticabile curatore del Museo, che da anni raccolgono e catalogano mezzi, documenti, motori e quanto serve per conservare la memoria dell'azienda dal 1946 a oggi.Successi anche sul mercato
Se il 2012 è cominciato bene, la casa bolognese non può lamentarsi neppure del 2011. In una situazione critica, la Ducati è andata controcorrente : le vendite sono cresciute globalmente del 21%, con ottimi risultati negli Stati uniti e con un + 5,2% in Italia. Altrettanto positivo il quadro nel mondo delle moto d’epoca: le quotazioni sono da anni in costante ascesa per tutte le classiche di Borgo Panigale, ma con il riconoscimento al Museo sembrano destinate a crescere ancora di più. Potremo toccare con mano le tendenze del mercato "classico" il prossimo 11 maggio: a Montecarlo (in concomitanza con il Grand Prix de Monaco Historique) si terrà un asta da sogno, dove saranno messi in vendita pezzi rari e unici, tutti rigorosamente made in Bologna.Carlo Saltarelli: 30 anni da ducatista
All'incanto andrà la collezione Saltarelli composta da 100 pezzi raccolti da Carlo Saltarelli (clicca qui per vederli): per 30 anni concessionario Ducati e in precedenza pilota e collaudatore delle bicilindriche bolognesi. Raccoglie pezzi pregiati e unici, per molti si tratta della raccolta privata più importante al mondo. L’asta si terrà nel mese di maggio a Montecarlo, con il patrocinio della casa madre e di Ducati Corse. Gabriele Del Torchio (amministratore delegato Ducati) ne ha sottolineato l'importanza: “Siamo felici che una così prestigiosa casa d'aste come RM Auctions offrirà la collezione Saltarelli di moto Ducati storiche e sono orgoglioso di comunicare che per completare l'evento, offriremo alcune moto molto speciali provenienti direttamente dal nostro reparto Ducati Corse. Questa vendita incredibile consentirà ai collezionisti di potersi aggiudicare alcuni pezzi unici della storia Ducati, dal Cucciolo Ducati ad una MotoGP Ducati Desmosedici."
Tra le moto della collezione Saltarelli la SS 750 che ha disputato la 200 miglia di Imola nel 1972
Mai più insieme
Tra i tanti pezzi da segnalare la 750 SS da gara del 1970, la 750 SS utilizzata da Franco Unicini nella stagione 1973/74, ma anche la 125 F3 allestita per il Moto Giro nel 1956, o la 860 Mike Hailwood Replica del 1979. Tra le “moderne” la 900 MH prototipo esposta a lungo in Ducati, la 888 SBK ufficiale di Giancarlo Falappa e la 748 R ex team Giocamoto. Varrebbe la pena essere a Montecarlo solo per lustrarsi gli occhi: una tale riunione di “delicatrezze” bolognesi, difficilmente si potranno vedere tutte assieme.
Non solo moto da gara a Montecarlo, ma anche mezzi stradali come questa rara 750 GT carter tondi
Foto e immagini
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Per me non c'è nulla di più bello di una 750 SS, avessi i solidi... mi piacerebbe sapere a quanto le venderanno!
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... non solo il Museo Ducati è un bene culturale, ma "Ducati" nella sua complessità, l'impresa, le persone che, con ruoli e funzioni diversi, ci hanno lavorato, le moto, le corse.... ma soprattutto l'idea di "moto" che Ducati incarna sono patrimoni sociali e culturali dell'Italia e non solo!
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