Ducati sempre più tedesca: centro ricambi con Lamborghini
Entro fine anno sarà pronto il nuovo centro ricambi di Ducati e Lamborghini. La struttura si trova esattamente a metà strada tra le sedi delle due controllate Audi ed è un'ulteriore conferma che la vendita di Ducati è definitivamente tramontata
Image
Industria e finanza
Nuovo centro logistico
Ducati non è in vendita, questo ormai è chiaro, a confermarlo non solo quanto dichiarato dall’ad di Audi Rupert Stadler che, a margine della presentazione della nuova Audi A8 a Valencia, sottolineava l’intenzione da parte del Gruppo di continuare ad investire nel marchio bolognese, ma anche il nuovo centro logistico attualmente in costruzione che dovrebbe essere ultimato entro l’anno. La struttura sarà utilizzata da Ducati e Lamborghini, anch’essa proprietà del gruppo Volkswagen, occuperò un area di 30.000 metri quadrati comprensiva di uffici e sorgerà presso il Parco P3 di Sala Bolognese, vicino all’aeroporto e, quindi, esattamente a metà strada tra le due controllate italiane di Audi.
Il nuovo Hub si candida così a centro europeo di stoccaggio e distribuzione delle parti di ricambio originali destinate a Lamborghini a alle rosse di Borgo Panigale e segna anche la fine dei "sogni" dei tanti acquirenti che si erano presentati a Borgo Panigale: prima Harley-Davidson, in seguito ritiratasi, poi, con un’offerta di 1,6 miliardi, la Eicher Motors proprietaria di Royal Enfield, in seguito la holding di Benetton con la proposta da 1,2 miliardi, i fondi di private equity Bain Capital e Pai Partners, fino agli americani di Polaris. Niente da fare Ducati, è deciso, rimane in mani tedesche.
Il nuovo Hub si candida così a centro europeo di stoccaggio e distribuzione delle parti di ricambio originali destinate a Lamborghini a alle rosse di Borgo Panigale e segna anche la fine dei "sogni" dei tanti acquirenti che si erano presentati a Borgo Panigale: prima Harley-Davidson, in seguito ritiratasi, poi, con un’offerta di 1,6 miliardi, la Eicher Motors proprietaria di Royal Enfield, in seguito la holding di Benetton con la proposta da 1,2 miliardi, i fondi di private equity Bain Capital e Pai Partners, fino agli americani di Polaris. Niente da fare Ducati, è deciso, rimane in mani tedesche.
Aggiungi un commento