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Ducati Scrambler Desert Sled, due special oltre il limite

La Scrambler Desert Sled è la base per queste due special "estreme" che puntano tutto sull'attitudine off road della bella bolognese. Entrambe hanno il pregio di rompere il classico schema  "off road vintage" per cercare nuove strade
Voglia di deserto
La Ducati Scrambler Desert Sled è ispirata alle fuoristrada nate negli anni 60 e 70 dalla fantasia degli appassionati che praticavano l'off road nel deserto del Southwest californiano e partecipavano alla massacrante Baja in Mexico. La ricetta era semplice, si prendevano delle stradali di oltre 500 cm3, si toglievano gli accessori non indispensabili, si montavano gomme tassellate, cerchi a raggi, sospensioni a lunga escursione e piastre paramotore e l'endurona era servita. 
Fedele a questa tradizione, la Desert Sled se la cava piuttosto bene in fuoristrada, ma c’è sempre chi non si accontenta e vuole spingere ancora più in là il limite dell’off road. Recentemente sono comparse due proposte che rompono gli schemi (ormai piuttosto abusati) delle vintage off road e cercano di proporre qualcosa di alternativo e più "avventuroso". Entrambe sono due special su base Desert Sled, ma nate con progetti ed esigenze differenti.
La prima è stata voluta dall’ex pilota della Paris-Dakar Fabio Marcaccini che, insieme e al suo socio-designer Michiel Verstockt, gestisce Unit Garage, factory riminese, specializzata in kit che trasformano in chiave vintage (per lo più off road), moderne BMW, Triumph e Moto Guzzi. La sua special si chiama Fuoriluogo e nasce su un’idea del giornalista Roberto Ungaro. Fabio ha deciso di creare un kit facile da montare che potrebbe andare in produzione, mentre Termignoni ha accettato di mettere a punto un nuovo scarico. "La moto è più off e meno on”, spiega Fabio, “perché se chiami una moto ‘Desert Sled’, prima o poi troverai qualcuno che andrà nel deserto!". La special di Fabio è dunque più facile da guidare fuori dall'asfalto nella classica posizione in piedi, grazie al nuovo serbatoio in acciaio più corto (ma contiene 2-3 litri di benzina in più), e alla sella divisa in due parti con la parte del passeggero asportabile per caricare i bagagli. Fanno parte del kit anche una borsa laterale a sgancio rapido e una cassetta degli attrezzi posizionata sotto il forcellone.

La Desert Sled Fuoriluogo di Unit Garage

L'altra special, sempre su base Scrambler, è opera di Alex Earle di Earle Motors, designer per Audi di giorno e preparatore di moto di notte, specializzato finora in Street Tracker, questa volta ha voluto passare alle off road con l'Alaska. Per questa Desert Sled molto speciale ha effettivamente in programma un viaggio fino ai confini della terra, in Alaska e quindi l'ha attrezzata di conseguenza. Troviamo così una bella una ruota da 21 pollici all’anteriore, pneumatici scolpiti, e perfino un argano sul lato destro. E poi serbatoio supplementare nella coda, mentre su quello principale (ridisegnato e cresciuto a 22 litri di capacità) troviamo addirittura dei supporti su cui montare una piccola motosega. Chiude il quadro una sella personalizzata e l'immancabile scarico alto. 

La Alaska è pronta per viaggi al limite
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