Ducati, nel 2020 fatturato per moto in crescita
Ducati tira le somme di un anno difficile, ma a ben guardare conclusosi più che positivamente. Grazie ad un’attenta politica aziendale, le perdite in fatto di vendite e fatturato sono state limitate e gli investimenti sui nuovi prodotti non sono stati toccati
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Industria e finanza
Il bilancio del 2020
Considerando le enormi difficoltà affrontate nel corso del 2020, quel -9,7% di vendite registrato da Ducati andrebbe a tutti gli effetti inteso come un segnale positivo. Nonostante l'interruzione della produzione per sette settimane proprio nel picco di stagione, la Casa di Borgo Panigale è infatti riuscita a consegnare ai clienti di tutto il mondo la bellezza di 48.042 nuove moto, chiudendo il 2020 con un fatturato di 676 milioni. Vero, nel 2019 si era toccato quota 716 milioni, ma nell’anno appena conclusosi il fatturato per moto è cresciuto fino a 14.883 euro (nel 2019 era di 13.500), raggiungendo così il valore più alto mai toccato nella storia dell'azienda.
“Il 2020 è stato davvero impegnativo, ma siamo comunque soddisfatti del risultato finanziario ottenuto dall’Azienda”, ha dichiarato l’Amministratore Delegato Claudio Domenicali. “Grazie a una rigorosa politica di riduzione dei costi fissi siamo riusciti a limitare la caduta del margine operativo. Allo stesso tempo abbiamo diminuito notevolmente le scorte di magazzino con effetti positivi sul cash flow, che ad oggi è il migliore mai registrato. Gli investimenti sui nuovi prodotti non sono stati toccati, aprendo la strada ad uno sviluppo positivo di Ducati nel futuro. Un sentito ringraziamento va alle donne e agli uomini di Ducati che ogni giorno, con passione e dedizione, contribuiscono alla forza e al successo dell'Azienda, anche in questo anno così complesso e difficile”.
Chiuso un 2020 tanto difficile, il 2021 promette bene: oltre alle novità già in concessionaria come la Multistrada V4 (qui la nostra prova), la SuperSport 950 e la Scrambler Nightshift, e a quelle in arrivo nelle prossime settimane (Scrambler Desert Sled Fasthouse e Monster), la casa di Borgo Panigale è pronta a combattere tra cordoli per il Campionato MotoGP e quello Superbike.
Considerando le enormi difficoltà affrontate nel corso del 2020, quel -9,7% di vendite registrato da Ducati andrebbe a tutti gli effetti inteso come un segnale positivo. Nonostante l'interruzione della produzione per sette settimane proprio nel picco di stagione, la Casa di Borgo Panigale è infatti riuscita a consegnare ai clienti di tutto il mondo la bellezza di 48.042 nuove moto, chiudendo il 2020 con un fatturato di 676 milioni. Vero, nel 2019 si era toccato quota 716 milioni, ma nell’anno appena conclusosi il fatturato per moto è cresciuto fino a 14.883 euro (nel 2019 era di 13.500), raggiungendo così il valore più alto mai toccato nella storia dell'azienda.
“Il 2020 è stato davvero impegnativo, ma siamo comunque soddisfatti del risultato finanziario ottenuto dall’Azienda”, ha dichiarato l’Amministratore Delegato Claudio Domenicali. “Grazie a una rigorosa politica di riduzione dei costi fissi siamo riusciti a limitare la caduta del margine operativo. Allo stesso tempo abbiamo diminuito notevolmente le scorte di magazzino con effetti positivi sul cash flow, che ad oggi è il migliore mai registrato. Gli investimenti sui nuovi prodotti non sono stati toccati, aprendo la strada ad uno sviluppo positivo di Ducati nel futuro. Un sentito ringraziamento va alle donne e agli uomini di Ducati che ogni giorno, con passione e dedizione, contribuiscono alla forza e al successo dell'Azienda, anche in questo anno così complesso e difficile”.
Chiuso un 2020 tanto difficile, il 2021 promette bene: oltre alle novità già in concessionaria come la Multistrada V4 (qui la nostra prova), la SuperSport 950 e la Scrambler Nightshift, e a quelle in arrivo nelle prossime settimane (Scrambler Desert Sled Fasthouse e Monster), la casa di Borgo Panigale è pronta a combattere tra cordoli per il Campionato MotoGP e quello Superbike.
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