Salta al contenuto principale

Ducati MotoGP 2014: Gigi Dall’Igna “Open, scelta difficile e coraggiosa”

Ducati MotoGP - Dopo la presentazione dei programmi sportivi del gruppo Audi a Ingolstad, oggi presso gli studi di Sky Italia, a Milano, la Ducati Desmosedici GP14 è stata svelata anche alla stampa italiana. Presenti, oltre ai piloti Cal Crutchlow e Andrea Dovizioso, anche i vertici del reparto corse Ducati capitanati da Luigi Dall’Igna, direttore generale Ducati Corse e dal direttore sportivo Paolo Ciabatti. Queste le parole dei protagonisti:
Ducati pronta al via (col dubbio Factory 2)
La stagione 2014 è alle porte e il team Ducati negli studi SKY di Milano è al gran completo per la consueta presentazione di inzio anno. Tra i più attesi, senza dubbio, Luigi Dall’Igna, colui che ha portato i primi segnali di rinascita a Borgo Panigale:”Ducati ha una struttura tecnica ma anche umana di altissimo livello, forse mancava qualcosa sia a livello organizzativo che tecnico. Ora stiamo andando meglio, forse meglio del previsto ma i test non sempre rappresentano la verità, bisognerà aspettare ancora due settimane la gara e lì capiremo quale sarà il nostro vero potenziale e quanto ancorà ci sarà da recuperare perché sicuramente avremo ancora parecchio lavoro da fare.
Dall’Igna ha parlato anche della scelta di optare per la classe Open, preferendola alla Factory: “Noi abbiamo un gap notevole da recuperare rispetto ai nostri concorrenti, per recuperare è necessario fare modifiche alla moto e l’opzione “Factory” non lo permette, si hanno a disposizione solo cinque motori per tutta la stagione (dodici invece per la open) e i motori devono avere una specifica tecnica “congelata” alla prima gara. Situazione incompatibile per una moto che deve “recuperare terreno” ed è per questo che abbiamo fatto la scelta, secondo me difficile e coraggiosa, di correre nella classe Open”. 
Si accoda Paolo Ciabatti, direttore tecnico Ducati Corse: “Purtroppo abbiamo avuto tre stagioni molto difficili, è stato necessario fare dei cambiamenti organizzativi tra cui il più importante è sicuramente l’arrivo di Gigi dall’Igna come direttore generale di Ducati Corse e come direttore tecnico. Abbiamo fatto tanti cambi nella struttura e in questi test (Phillip Island e Sepang) abbiamo verificato che quest’anno abbiamo formato un gruppo unito. L’impegno è gravoso ma siamo convinti di avere la struttura e le risorse necessarie per colmare il gap che c’è con la concorrenza e i risultati dei primi test sembrano darci ragione, nonostante ci sia ancora tanto lavoro da fare”.
Ciabatti ha poi voluto anche fare chiarezza sulle recenti polemiche legate alla scelta fatta da Ducati rea di non aver scelto l’opzione “Factory” e all’eventuale introduzione della classe Factory 2: “In questi giorni (lunedì 17 marzo) la GP Commission dovrebbe decidere, in seguito alle polemiche sulla nostra scelta. Noi teniamo a dire che le opzioni erano chiare per tutti: il regolamento uscito a fine ottobre dava la possibilità di scelta a tutte le squadre tra le opzioni Open e Factory, potendo comunicarlo al momento dell’iscrizione al campionato, il 28 di febbraio. L’ultimo giorno dei test di Sepang abbiamo valutato che, guardando il regolamento, l’opzione Open fosse quella più in linea con le nostre esigenze attuali e l’abbiamo scelta, quindi riteniamo di avere fatto la scelta migliore per quello che serve a Ducati oggi in Motogp non comprendiamo le ragioni di queste polemiche. Ora vedremo, si parla di Factory 2 che è una via di mezzo: per chi corre nella Open, a fronte di risultati ottenuti (tre terzi posti, due secondi posti o una vittoria), verrà ridotta di un litro e mezzo la capacità dal serbatoio (da 24 litri a 22,5) e di tre il numero dei motori che passerebbero da 12 a nove. Speriamo che in questi giorni venga presa una decisione perché a pochi giorni dall’inizio del campionato non sapere quale sarà il regolamento è una situazione imbarazzante.”      
Andrea Dovizioso: “L’anno scorso abbiamo lavorato tantissimo ma non ce l’abbiamo fatta, non riuscivamo a mettere tutti i “pezzi” insieme per migliorare quindi tutto era più duro e difficile. Da quest’anno si lavora con un po’ più di logica e arrivano i risultati. Nei test siamo stati più veloci, non voglio fare proclami perché ho l’esperienza per poter dire che le gare sono diverse però partiamo in Qatar molto più veloci”.
Cal Crutchlow: ”Sono molto entusiasta dell’inizio di questa nuova stagione, stiamo lavorando duro. Tutti stanno facendo un buon lavoro, dai progettisti fino ai desainer, per la bella livrea della moto. Al momento sono soddisfatto ma si vuole sempre di più: il nostro obbiettivo è essere competitivi in gara, i test non significano nulla. Io ho continuato a dare informazioni ai ragazzi del team e sono soddisfatto del lavoro svolto dalla squadra, ci vorrà molto tempo per riportare la Ducati dov’era ai tempi di Loris e Casey (Capirossi e Stoner) ma siamo pronti per la sfida”.
 
Aggiungi un commento