Dakar 2017, Barreda polemico: “Troppe tappe cancellate, poco spettacolo”
Dakar news – Barreda non ha gradito la cancellazione della nona tappa, il pilota della Honda si è schierato contro questa decisione e ha accusato: “Sta diventando una gara senza entusiasmo, se si guarda alla competizione”
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Niente rimonta per Barreda
La nona tappa della Dakar doveva essere una delle più dure, quella capace di fare la differenza: 977 km totali e 406 km di speciale, probabilmente l'ultima occasione per Joan Barreda di recuperare il distacco dal leader di classifica Sunderland, frutto di una penalità inflitta a tutta la squadra Honda. La "Super Belen" (nulla a che vedere con la soubrette argentina...) è stata invece annullata e Barreda non ha gradito: “Suppongo che la cancellazione sia avvenuta perché arrivano tutti molto tardi, ma non so se la soluzione giusta sia cancellare la tappa. Credo che sia una tappa importante da fare e dovrebbero trovare un'altra soluzione. Se iniziano a cancellare le tappe giorno dopo giorno, la gara sarà sempre più indebolita”. Lo spagnolo, che con la vittoria dell'ottava prova ha portato a due i successi di questa edizione, ha saputo della cancellazione quando è giunto al bivacco di Salta: “Me l'hanno detto appena arrivato e non sono contento della notizia. Hanno già cancellato diverse tappe e le opportunità di rimontare così esauriscono. Era la tappa principale di questa Dakar, considerate quelle che sono già state cancellate. Anche se fossi primo mi piacerebbe che si potesse correre perché, che lo si voglia o no, sta diventando una gara senza entusiasmo, se si guarda alla competizione. Mancano ore in sella alle moto”. Il pilota di Honda non è ottimista sulla sua situazione: “Si può fare poco nelle tappe che rimangono. Alla fine abbiamo corso due tappe e mezzo dopo aver ricevuto la penalità. Se cancelleranno anche la prossima, con più navigazione e la più dura...” Barreda stesso ha proposto una soluzione sostitutiva alla cancellazione: “Si potrebbe fermare la Dakar per un giorno, perché tutti ci riuniamo, e poi continuare la gara. Cancellare però è la cosa più facile"
La nona tappa della Dakar doveva essere una delle più dure, quella capace di fare la differenza: 977 km totali e 406 km di speciale, probabilmente l'ultima occasione per Joan Barreda di recuperare il distacco dal leader di classifica Sunderland, frutto di una penalità inflitta a tutta la squadra Honda. La "Super Belen" (nulla a che vedere con la soubrette argentina...) è stata invece annullata e Barreda non ha gradito: “Suppongo che la cancellazione sia avvenuta perché arrivano tutti molto tardi, ma non so se la soluzione giusta sia cancellare la tappa. Credo che sia una tappa importante da fare e dovrebbero trovare un'altra soluzione. Se iniziano a cancellare le tappe giorno dopo giorno, la gara sarà sempre più indebolita”. Lo spagnolo, che con la vittoria dell'ottava prova ha portato a due i successi di questa edizione, ha saputo della cancellazione quando è giunto al bivacco di Salta: “Me l'hanno detto appena arrivato e non sono contento della notizia. Hanno già cancellato diverse tappe e le opportunità di rimontare così esauriscono. Era la tappa principale di questa Dakar, considerate quelle che sono già state cancellate. Anche se fossi primo mi piacerebbe che si potesse correre perché, che lo si voglia o no, sta diventando una gara senza entusiasmo, se si guarda alla competizione. Mancano ore in sella alle moto”. Il pilota di Honda non è ottimista sulla sua situazione: “Si può fare poco nelle tappe che rimangono. Alla fine abbiamo corso due tappe e mezzo dopo aver ricevuto la penalità. Se cancelleranno anche la prossima, con più navigazione e la più dura...” Barreda stesso ha proposto una soluzione sostitutiva alla cancellazione: “Si potrebbe fermare la Dakar per un giorno, perché tutti ci riuniamo, e poi continuare la gara. Cancellare però è la cosa più facile"
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