Dakar 2015, Goncalves: “Ho regalato 15 minuti a Coma”
Dakar news – Alla vigilia della penultima tappa c'è stato un colpo di scena: Paulo Goncalves, che era arrivato a soli cinque minuti di ritardo da Marc Coma, è stato penalizzato di 15 minuti, per aver sostituito il motore. Il portoghese è consapevole che la situazione sia piuttosto "complicata", ma tutto può ancora succedere
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Off-Road
"Non è ancora troppo tardi"
Oggi i piloti disputeranno la dodicesima e penultima tappa di questa Dakar 2015 e Paulo Goncalves si ritrova a dover recuperare oltre venti minuti di ritardo dal leader Marc Coma. Il distacco dallo spagnolo è aumentato a causa di una penalità che l'organizzazione gli ha inflitto per aver cambiato il motore, rotto al termine della decima prova. Il portoghese della Honda ha spiegato: “L'altro ieri avevo avuto un problema con il motore, così ho dovuto sostituirlo. Eravamo in piena tappa marathon, e l'unica soluzione era che uno dei piloti del nostro team doveva ritirarsi. Alla fine si è sacrificato Jeremias Israel che ha dato il suo motore a Joan Barreda, il quale a sua volta lo ha dato a me. Per Israel è significato il ritiro dalla gara, anche per questo lotterò al massimo per la vittoria, per dedicargliela. A causa della penalizzazione ho regalato 15 minuti ai miei rivali. Il regolamento stabilisce questo ed è giusto che venga applicato a tutti. Con sette minuti di ritardo era già difficile, nonostante i due minuti recuperati ieri. Adesso è certamente più complicato, ma il problema che ho avuto io possono averlo gli altri domani, quindi non è ancora troppo tardi. Credo che possa ancora puntare alla vittoria”. Le due ultime tappe in programma saranno quindi decisive e nella Dakar, si sa, tutto può sempre succedere
Oggi i piloti disputeranno la dodicesima e penultima tappa di questa Dakar 2015 e Paulo Goncalves si ritrova a dover recuperare oltre venti minuti di ritardo dal leader Marc Coma. Il distacco dallo spagnolo è aumentato a causa di una penalità che l'organizzazione gli ha inflitto per aver cambiato il motore, rotto al termine della decima prova. Il portoghese della Honda ha spiegato: “L'altro ieri avevo avuto un problema con il motore, così ho dovuto sostituirlo. Eravamo in piena tappa marathon, e l'unica soluzione era che uno dei piloti del nostro team doveva ritirarsi. Alla fine si è sacrificato Jeremias Israel che ha dato il suo motore a Joan Barreda, il quale a sua volta lo ha dato a me. Per Israel è significato il ritiro dalla gara, anche per questo lotterò al massimo per la vittoria, per dedicargliela. A causa della penalizzazione ho regalato 15 minuti ai miei rivali. Il regolamento stabilisce questo ed è giusto che venga applicato a tutti. Con sette minuti di ritardo era già difficile, nonostante i due minuti recuperati ieri. Adesso è certamente più complicato, ma il problema che ho avuto io possono averlo gli altri domani, quindi non è ancora troppo tardi. Credo che possa ancora puntare alla vittoria”. Le due ultime tappe in programma saranno quindi decisive e nella Dakar, si sa, tutto può sempre succedere
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