Commissione Europea, addio ai motori a benzina dal 2035
Stop alla vendita di auto diesel e benzina a partire dal 2035. Tra le proposte contenute nel pacchetto clima presentato dalla Commissione EU, una in particolare vorrebbe l’addio dei motori tradizionali da qui ai prossimi 13 anni. E le moto che fine faranno?
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Politica e trasporti
Addio benzina
In poco più di dieci anni, le auto diesel e benzina potrebbero scomparire dalla concessionarie europee. Contenuta nel pacchetto clima presentato dalla Commissione EU, la proposta, che non è esattamente una doccia fredda, prevede l’abbattimento del 100% delle emissioni inquinanti delle auto in vendita a partire dal 2035. Tradotto: da quel momento in avanti addio ai motori tradizionali. La strada è ancora lunga e per arrivare all’obbiettivo finale serviranno tappe intermedie: una nel 2030, che prevede la riduzione delle emissioni delle nuove auto del 55% rispetto ad oggi. È vero, la proposta va letta nel senso che i motori tradizionali non potranno più essere venduti e non che non potranno più circolare: con un veicolo di qualche anno si potrà comunque andare in strada, ma i vincoli - lo abbiamo già visto con i vari Euro 1, 2, 3, 4, 5, 6, etc. - si faranno sempre più stringenti. Non solo: per “scoraggiare” l’utilizzo dei combustibili fossili, a Bruxelles si discute anche circa la possibilità di passare dalla tassazione dell’energia basata sui volumi a un’altra basata sul contenuto energetico dei combustibili. È molto semplice: la verde sarà tassata e costerà sempre di più, ma di contro caleranno le imposte sull’energia elettrica. Più nel dettaglio, in base ad una simulazione effettuata da Bruxelles, il nuovo sistema (presumibilmente applicato gradualmente dal 2023), porterebbe la tassazione minima sulla benzina da 0,359 a 0,385 centesimi al litro e quella sul gasolio da 0,330 a 0,419 centesimi al litro, abbassando al contempo le imposte minime sull’elettricità da un euro a Megawatt/ora a 58 centesimi. Ciò detto, è lecita una domanda: e le moto? Spariranno anche loro (quelle a benzina) dalle concessionarie europee nell’arco dei prossimi anni? Di questo, a Bruxelles, non s’è discusso ma è chiaro che, oltre alla tassazione aumentata sulla verde, le “proposte” di cui sopra, se accettate, coinvolgeranno inevitabilmente anche le due ruote, cosa in parte già avvenuta proprio in Belgio dove s’è deciso per lo stop alle immatricolazione degli scooter a benzina già a partire dal 2028. Insomma, tanto vale mettersi il cuore in pace e prepararsi all’avvento dell’elettrico…
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