Autovelox infallibili se controllati, altrimenti la multa "salta"
Per garantire rilevazioni accurate, gli autovelox vanno verificati almeno una volta l’anno. Altrimenti le multe sono annullabili
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Gli autovelox hanno fama di essere “macchinette infallibili” e in effetti utilizzano tecnologie sofisticate che permettono rilevamenti accurati. Ma anche con le apparecchiature più sofisticate l’errore è sempre possibile.
Un autovelox che sbaglia è fonte di infiniti problemi per tutti. Per evitare questa evenienza, questi strumenti devono essere controllati periodicamente: se questo non viene fatto (come spesso accade) le multe possono essere annullate.
Tutti gli strumenti di misura (bilance, manometri, cronotachigrafi…) vanno regolati periodicamente: tecnicamente si dice che vanno “tarati”.
Se non viene fatto, le misurazioni possono cambiare da strumento a strumento. Per questo in Italia ci sono dei centri specializzati (e autorizzati) che provvedono alla taratura degli strumenti di misura.
Quando va fatta
Può sembrare incredibile a chi “mastica” un minimo di tecnica, ma all’inizio nessuno pensava che gli autovelox andassero regolati periodicamente. Prima che diventasse obbligatorio, si sono svolte lunghe battaglie nei tribunali: la parola definitiva è arrivata solo l’anno scorso con il “decreto Maroni”.
tarature ogni anno
In questa circolare del Ministero dell’Interno si è fatto il punto su molte situazioni “ambigue”, comprese quelle che riguardano l’utilizzo degli autovelox.
All’articolo 3 si prevede che:
➜ gli autovelox che funzionano esclusivamente con la presenza di un operatore devono essere controllati secondo le cadenze prescritte nei manuali di utilizzo e, comunque, almeno una volta all’anno;
➜ gli autovelox che funzionano in automatico devono essere controllati almeno una volta l’anno.
Le tarature possono essere fatte dal costruttore dell’apparecchiatura (se abilitato) oppure presso un Centro di Taratura accreditato presso il S.I.T. (Servizio Italiano di Taratura).
Chi controlla deve essere abilitato
Su questo argomento si sono succedute sentenze contrastanti. Secondo alcune, la taratura poteva essere fatta solo nei centri autorizzati S.I.T.; secondo altre non era necessario, bastando quanto affermato dai produttori. il decreto Maroni ha “tagliato la testa al toro”, ammettendo entrambe le soluzioni.
Un autovelox che sbaglia è fonte di infiniti problemi per tutti. Per evitare questa evenienza, questi strumenti devono essere controllati periodicamente: se questo non viene fatto (come spesso accade) le multe possono essere annullate.
La taratura è importante
Tutti gli strumenti di misura (bilance, manometri, cronotachigrafi…) vanno regolati periodicamente: tecnicamente si dice che vanno “tarati”.Se non viene fatto, le misurazioni possono cambiare da strumento a strumento. Per questo in Italia ci sono dei centri specializzati (e autorizzati) che provvedono alla taratura degli strumenti di misura.
Quando va fatta
Può sembrare incredibile a chi “mastica” un minimo di tecnica, ma all’inizio nessuno pensava che gli autovelox andassero regolati periodicamente. Prima che diventasse obbligatorio, si sono svolte lunghe battaglie nei tribunali: la parola definitiva è arrivata solo l’anno scorso con il “decreto Maroni”.
tarature ogni anno
In questa circolare del Ministero dell’Interno si è fatto il punto su molte situazioni “ambigue”, comprese quelle che riguardano l’utilizzo degli autovelox.
All’articolo 3 si prevede che:
➜ gli autovelox che funzionano esclusivamente con la presenza di un operatore devono essere controllati secondo le cadenze prescritte nei manuali di utilizzo e, comunque, almeno una volta all’anno;
➜ gli autovelox che funzionano in automatico devono essere controllati almeno una volta l’anno.
Le tarature possono essere fatte dal costruttore dell’apparecchiatura (se abilitato) oppure presso un Centro di Taratura accreditato presso il S.I.T. (Servizio Italiano di Taratura).
Conflitto di interessi?
Permettere alla ditta costruttrice di tarare periodicamente gli autovelox che produce non sembra una soluzione “trasparente”: lo dimostra il fatto che nel resto d’Europa la taratura di questi strumenti viene effettuata solo in laboratori esterni.Chi controlla deve essere abilitato
Su questo argomento si sono succedute sentenze contrastanti. Secondo alcune, la taratura poteva essere fatta solo nei centri autorizzati S.I.T.; secondo altre non era necessario, bastando quanto affermato dai produttori. il decreto Maroni ha “tagliato la testa al toro”, ammettendo entrambe le soluzioni.
La data conta
Se si è stati multati, è importante controllare che gli autovelox fossero in perfetta efficienza. Sui verbali non sempre è indicata la data dell’ultima revisione della strumentazione (ma non è obbligatorio riportarla): se si decide di fare ricorso, conviene sempre richiedere la documentazione relativa alla taratura. Se la data risale oltre un anno da quando è stata rilevata l’infrazione, ci sono buone probabilità che la multa possa essere annullata.Foto e immagini
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