Autovelox, i limiti vanno segnalati dopo ogni incrocio
Una nuova sentenza della Cassazione chiarisce che la segnalazione del limite di velocità deve necessariamente essere ripetuta dopo ogni intersezione, pena l'annullabilità delle sanzioni
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Limiti di velocità
Alla già lunga lista di sentenze pronunciate dalla Cassazione in materia di Autovelox, se ne aggiunge un’altra a favore di automobilisti e motociclisti. Sappiamo che, affinché la multa per eccesso di velocità risulti valida, è necessario il rispetto di alcuni parametri, quali per esempio la corretta taratura e manutenzione dell’apparecchiatura atta ai rilevamenti e, non meno importante, la sua corretta segnalazione tramite apposito cartello posto sul lato destro della strada. Non basta: secondo la Cassazione infatti, la segnalazione del limite di velocità dev’essere ripetuta anche dopo l’intersezione stradale, pena la non validità dell’eventuale multa. Parliamo nel dettaglio dell’ordinanza numero 30664 datata 27 novembre 2018: stando a quanto stabilito dal Collegio, ai sensi dell’articolo 104 del regolamento di esecuzione del Codice della strada, infatti, i segnali di divieto devono necessariamente essere ripetuti dopo ogni intersezione. Testualmente: “Lungo il tratto stradale interessato da una prescrizione i segnali di divieto e di obbligo, nonché quelli di diritto di precedenza, devono essere ripetuti dopo ogni intersezione”. Zero spazio alle interpretazioni: ne consegue quindi che, qualora la limitazione non venga ribadita da un nuovo apposito segnale, ogni limitazione di velocità imposta da un segnale precedente l’intersezione viene meno dopo il superamento dell’incrocio. In questo caso, varrà la prescrizione generale dei limiti di velocità relativi al tipo di strada in questione. Così chiarito, la sentenza potrebbe avere non poche ripercussioni sulla validità di molti verbali già emessi, con la possibilità quindi per i multati di appellarsi al Codice per l’annullamento della sanzione.
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