Autovelox e Tutor: niente multe per chi è senza assicurazione o revisione
I "furbi" che girano per l'Italia privi di assicurazione dovevano avere i giorni contati: a inizio anno sembrava che Tutor e Autovelox sarebbero stati in grado di controllare la copertura RC dei veicoli ma, come spesso accade, agli annunci non sono seguiti i fatti, anzi il Ministero ha dovuto fare marcia indietro
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Tutto come prima
Solo qualche mese fa sembrava che anche in Italia fosse in arrivo la rivoluzione digitale: dopo aver "virtualizzato" il contrassegno assicurativo, il passo successivo dovevano essere Tutor e Autovelox pronti a controllare e sanzionare i veicoli circolanti privi di copertura RC valida, nonché revisione.
Come spesso accade nel Belpaese, la realtà è stata un flop totale: solo qualche settimana fa l'IVASS ha messo nero su bianco che la banca dati, dove sono registrate tutte le RC, è inaffidabile e quindi le forze dell'ordine non possono basare le contravvenzioni sulle risultanze di questo database. Risultato: hanno ancora piena validità i "vecchi" documenti di carta. Ora è il turno dei dispositivi elettronici Autovelox e Tutor: il ministero (parere n. 3311 del 3 giugno 2016) ha chiarito che non possono elevare multe a chi viene colto senza assicurazione o revisione del veicolo, allo stato, infatti, le istituzioni non risultano ancora dotate di dispositivi specificamente omologati per la funzione di rilevamento di queste infrazioni e, comunque, quando lo saranno, gli utenti della strada dovranno esserne informati, come prevede la normativa sulla privacy. Insomma tutto è ancora in alto mare, chi infrange la legge può dormire sonni tranquilli...
Solo qualche mese fa sembrava che anche in Italia fosse in arrivo la rivoluzione digitale: dopo aver "virtualizzato" il contrassegno assicurativo, il passo successivo dovevano essere Tutor e Autovelox pronti a controllare e sanzionare i veicoli circolanti privi di copertura RC valida, nonché revisione.
Come spesso accade nel Belpaese, la realtà è stata un flop totale: solo qualche settimana fa l'IVASS ha messo nero su bianco che la banca dati, dove sono registrate tutte le RC, è inaffidabile e quindi le forze dell'ordine non possono basare le contravvenzioni sulle risultanze di questo database. Risultato: hanno ancora piena validità i "vecchi" documenti di carta. Ora è il turno dei dispositivi elettronici Autovelox e Tutor: il ministero (parere n. 3311 del 3 giugno 2016) ha chiarito che non possono elevare multe a chi viene colto senza assicurazione o revisione del veicolo, allo stato, infatti, le istituzioni non risultano ancora dotate di dispositivi specificamente omologati per la funzione di rilevamento di queste infrazioni e, comunque, quando lo saranno, gli utenti della strada dovranno esserne informati, come prevede la normativa sulla privacy. Insomma tutto è ancora in alto mare, chi infrange la legge può dormire sonni tranquilli...
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