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Assicurazioni moto: sospensione della polizza fino al 31 luglio

Novità per le polizze RC auto e moto: il Senato ha approvato un emendamento che consente lo stop della copertura assicurativa e quindi dei pagamenti, fino al 31 luglio. Ci sono comunque dei vincoli da rispettare: la sospensione potrebbe non essere così conveniente
RC Auto
Salvo una netta riduzione nella stipula di nuove polizze, l’emergenza Covid-19 non aveva, almeno finora, apportato significativi cambiamenti per quanto riguarda le norme che riguardano le polizza RC per auto e moto. Nell’ambito della conversione del DL n. 18 del 17 marzo 2020 attualmente in discussione, il Senato ha tuttavia approvato un emendamento che introduce la possibilità di sospendere, fino al 31 luglio, l’RC su auto o moto in corso di validità, allungando così la durata della stessa per un periodo pari ai giorni di interruzione. Allo stato attuale, non non sono state però definite né le modalità né le procedure con cui fare richiesta alla compagnia assicurativa. 
In ogni caso, la sospensione, se sarà approvata definitivamente, sarà possibile solo in determinati casi e a patto di possedere determinati requisiti.
Innanzitutto, la sospensione sarà possibile solo se in possesso di un box privato o di un’area riservata in cui posteggiare il veicolo. L’emendamento specifica infatti che “il veicolo per cui l'assicurato ha chiesto la sospensione non può in alcun caso né circolare né stazionare su strada pubblica o su area equiparata a strada pubblica in quanto temporaneamente privo dell'assicurazione obbligatoria”. Pertanto, potranno fare richiesta di sospensione solo coloro che hanno la possibilità di parcheggiare auto o moto in un’area privata, come ad esempio un box, un posto auto condominiale o un ricovero privato, mentre i veicoli che stazionano su una strada pubblica non potranno godere della sospensione dell’assicurazione.
Secondariamente, ma non per questo meno importante, il fatto che molte compagnie che già oggi offrono ai clienti la possibilità di sospendere la copertura RC possono in alcuni casi far pagare all’assicurato un costo per l’operazione di sospensione o di riattivazione (di solito intorno ai 25 euro). A tal riferimento l’emendamento indica esplicitamente che le società assicuratrici non possono applicare penali o oneri di qualsiasi tipo ai richiedenti, ma comunque, all’atto della richiesta di sospensione, se non diversamente indicato da future modifiche, la compagnia potrebbe far valere l’opzione già prevista dal contratto assicurativo, e non quella gratuita introdotta dall’emendamento, con annessi gli eventuali costi accessori qualora presenti. Ciò, com’è chiaro, potrebbe rendere la sospensione non così conveniente dal punto di vista economico.
Infine, va chiarito, l’eventuale sospensione dell’assicurazione sarà valida solo per la RC obbligatoria, nella quale non rientrano eventuali coperture accessorie come furto e incendio. Anche in questo caso, la decisone spetterà alle singole compagnie, che potrebbero di contro decidere di consentire lo stop “completo” comprensivo delle garanzie accessorie.
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