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Al bando 48 immobili per il cicloturismo

L’Agenzia del Demanio ha avviato il secondo bando per dare in concessione edifici in disuso dello Stato e degli enti locali situati lungo i percorsi ciclopedonali della Penisola. L’iniziativa voluta per recuperare gli edifici a fini turistici è aperta a tutti e consente di avere in gestione le strutture in affitto fino a 50 anni. La scadenza per partecipare la bando è il 16 aprile 2018
Dai castelli alle caserme
Dopo i cento immobili concessi a maggio arriva il secondo bando del progetto Valore Paese-Cammini e Percorsi dell’Agenzia del Demanio. Un’iniziativa voluta per rilanciare il turismo lungo le ciclopedonali del Bel Paese attraverso il recupero di dimore in disuso fornite a coloro che si impegnano a restaurarle e a trasformarle in strutture ricettive per turisti del cammino o dei pedali. A differenza del bando precedente, riservato agli under 40 e con le prime valutazione delle proposte ricevute annunciate per il 13 dicembre, l’attuale non ha limiti anagrafici. In gara ci sono 48 immobili situati lungo i percorsi storico-religiosi nazionali o regionali concessi in affitto per un periodo fino a 50 anni. Si tratta per lo più di dimore di pregio, come come castelli, ville, masserie ed edifici rurali storici, dei quali 16 appartenenti allo Stato e 32 di proprietà di enti pubblici locali. Tra i primi ci sono il Castello di Blera situato nei pressi di Viterbo lungo la Via Francigena, un ex molino a Certosa di Pavia nel tratto lombardo della Ciclovia VenTO ed ex caserme, case cantoniere o comandi della forestale in Veneto, Emilia Romagna e Basilicata. Tra le dimore degli enti locali dovrebbero esserci il Fortilizio dei Mulini a Spoleto dove passa il Cammino di Francesco, due masserie in Puglia nel tratto della Ciclovia Acqua, una casa medioevale a Poggio Picenze in Abruzzo e i castelli di Alimonda vicino Gorizia e di Montefiore a Recanati adiacenti a tracciati locali. Il bando per partecipare lo si può scaricare dal sito dell’Agenzia del Demanio dove fino al 16 aprile 2018 rimarranno disponibili tutta la documentazione sugli immobili e i documenti necessari per l’adesione. Le proposte saranno valutate per il 70% in base a parametri tecnici, quali le ipotesi di recupero e riuso, la ricaduta positiva sul territorio, le opportunità turistiche favorite, la sostenibilità ambientale e l’efficienza energetica dei progetti. Meno rilevanza (30%) avrà l’offerta economica prevista, ossia il canone di affitto proposto per ricevere il bene in concessione.
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