Zarco: “Deve cambiare il DNA della Honda”
Dopo le prime cinque gare con Honda, Johann Zarco ha raccontato com’è la situazione della RCV213 V
Il momento difficile di Honda
Più di Yamaha è Honda che sta attraversando un momento di forte crisi, Johann Zarco l’anno scorso accettò questa sfida sapendo a cosa sarebbe andato incontro. Il francese oggi sta lavorando a testa bassa nel team LCR sviluppando al meglio la moto e a Le Mans, nel suo Gran Premio di “casa”, ha tagliato il traguardo dodicesimo. Con la caduta di Joan Mir, proprio lui è stato il miglior rappresentante di Honda, dato che Takaaki Nakagami ha chiuso quattordicesimo e Luca Marini sedicesimo.
L’impegno di Zarco
Il francese ha raccontato come riporta crash.net: “Ora, quando ottieni 4 punti, lo prendi come una cosa positiva. Il primo obiettivo è finire la gara e ottenere questi punti. Sappiamo di non essere ancora competitivi, lo accettiamo, ma cerchiamo di continuare a lavorare come se potessimo giocarci il podio per mantenere queste sensazioni. Sono molto concentrato su quello che devo fare, capace di attaccare quando serve e questo mi dà belle soddisfazioni”.
Il punto di vista del francese
La Casa di Tokyo sta lavorando duramente per ritrovare la competitività e Zarco ha ammesso: “Il problema più grande riguarda la base della moto, il cuore della moto. Ok, il cuore è il motore e non dico che sia il motore, ma il DNA della RCV213V deve cambiare per tornare a essere veloci”. Grazie alle tante concessioni che le due Case giapponesi hanno, proprio in questi giorni stanno svolgendo un test al Mugello, dove si correrà a fine mese, per provare nuovo materiale e provare a tracciare una direzione da seguire.