Viñales e le due facce del GP
Per lo spagnolo il GP è stato a due volti: da una parte la soddisfazione di avere portato alla vittoria l’Aprilia nella gara sprint, dall’altro la delusione per la rottura del cambio che lo ha tolto di scena a domenica quando era secondo
Per Maverick Viñales il weekend del GP Portogallo è stato pieno di emozioni contrastanti: da un lato la soddisfazione di avere portato alla vittoria l’Aprilia nella gara sprint, dall’altro la rottura del cambio che lo ha tolto di scena nella gara lunga quando era secondo e meditava di attaccare il leader, Jorge Martìn. È andato lungo alla curva 1 e una volta fuori pista è anche finito in terra, a bassa velocità.
Il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto?
“Dipende da quale punto di vista la guardi ma se la rottura fosse stata in un punto velocissimo sarebbe stato peggio, quindi posso dire di essere stato fortunato – scherza –. Sentivo che potevo vincere ancora ma dal sesto giro ho capito che qualcosa non funzionava con il cambio, perdevo molto tempo sul rettilineo. Giravo un decimo di secondo più piano di quello che avrei potuto, diversamente avrei potuto combattere con Martin, o attaccarlo. Peccato per il problema tecnico”. Sì, la moto va forte ma c’è bisogno di lavorare ancora.
“Sto incoraggiando gli uomini Aprilia a migliorare l’affidabilità. È un punto sul quale dobbiamo assolutamente bisogno di fare progressi. A parte quello dobbiamo prenderla in maniera positiva, nonostante i problemi abbiamo avuto un fantastico weekend. Abbiamo fatto un grande passo in avanti, abbiamo recuperato la velocità e abbiamo dimostrato che la RS-GP24 può vincere. Ora andiamo ad Austin, un circuito che mi piace e dove arrivo più motivato che mai”.
Cosa ci si può aspettare nelle prossime gare?
“Spero che vada allo stesso modo. Dobbiamo verificare il bilanciamento della moto, quello che mi piace e quello che non mi piace, ma sono contento perché so di avere dato il massimo”.
Qualcosa da recriminare per il ritiro?
“Non sono dispiaciuto. Abbiamo perso un mucchio di punti ma mentalmente so che ero in grado di lottare per vincere. Lo avevamo visto già sabato, mi sentivo bene con la moto, siamo proprio in sintonia e mi sono divertito tantissimo. È stato un momento molto speciale per me, ho chiuso un cerchio. Sapevo che primo poi sarei tornato sul primo gradino del podio”.