"Valentino Rossi unico, sapeva subito i nomi di tutti", i ricordi del meccanico Alex Briggs
Il meccanico al fianco di Rossi per vent'anni, dalla prossima stagione non sarà più nel box del Dottore: "Quando andò in Yamaha portò tutti con noi, Honda lo seppe solo a Valencia". Ci sarà un nuovo inizio quando Valentino farà i suo team? La risposta lascia tutto aperto: "Chi lo sa..."
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Per ora il matrimonio con la fidanzata Francesca Sofia Novello non è arrivato, ma nella sua vita di pilota Valentino Rossi è arrivato vicino alle nozze d'argento con il suo fido meccanico Alex Briggs. I due si separano solo ora, alla vigilia di un mondiale che per la prima volta dal 2000 non vedrà il meccanico australiano nel box del Dottore. Come Brad Stevens, l'altro fedelissimo di Rossi, anche Alex è rimasto tagliato fuori dal passaggio in Petronas. Il team non voleva caricarsi le spese di due professionisti che, con passaporto australiano, hanno costi di trasferta più elevati rispetto agli europei.
Un tecnico molto popolare
Rispetto a Brad, Briggs è più attivo sui social, dove teneva una sorta di blog del motomondiale, e alla Gazzetta dello Sport ha rilasciato un'intervista nella quale ripercorre la sua storia con Vale. Briggs era nella squadra di Doohan, con cui aveva già vinto cinque titoli della 500: “Dopo un paio di giorni sapeva già i nostri nomi, da dove arrivavamo e cosa avevamo fatto. Non tutti i piloti sono così, Vale invece sapeva dare attenzione a chi si prendeva cura della sua moto”.
Il primo periodo
Il titolo arrivò al secondo anno, non appena la Honda riuscì ad adattare un minimo la NSR allo stile di Rossi: “I giapponesi intuirono che valeva la pena ascoltare le sue sensazioni, anche se non eravamo il team ufficiale. E infatti nel 2001, con un motore che andava incontro alle sue richieste, vinse il mondiale”. Il passaggio in Yamaha di tutta la squadra, Jeremy Burgess in testa, è storia nota, non tutti sanno invece che solo a Valencia HRC apprese la notizia: “Jeremy lo disse nel box davanti a tutti, e poi ci vennero a chiedere a uno a uno se saremmo andati via anche noi”.
Di nuovo insieme?
Dopo 28 anni nel paddock, per Briggs ora ci sarà una stagione di stop, la prima da vivere con la famiglia a casa. E poi? Una reunion non è da escludere, magari quando Rossi avrà un team tutto suo in MotoGP: “Chi lo sa? Magari non mi interesserà più e vorrò stare a casa con la famiglia”, chiosa Alex.
Il 2022 comunque è vicino, e se Vale davvero metterà in pista la propria squadra per la classe regina, non è detto che un tecnico come Briggs non gli torni più che utile, magari con un ruolo leggermente diverso rispetto a questi “primi” vent'anni.
Un tecnico molto popolare
Rispetto a Brad, Briggs è più attivo sui social, dove teneva una sorta di blog del motomondiale, e alla Gazzetta dello Sport ha rilasciato un'intervista nella quale ripercorre la sua storia con Vale. Briggs era nella squadra di Doohan, con cui aveva già vinto cinque titoli della 500: “Dopo un paio di giorni sapeva già i nostri nomi, da dove arrivavamo e cosa avevamo fatto. Non tutti i piloti sono così, Vale invece sapeva dare attenzione a chi si prendeva cura della sua moto”.
Il primo periodo
Il titolo arrivò al secondo anno, non appena la Honda riuscì ad adattare un minimo la NSR allo stile di Rossi: “I giapponesi intuirono che valeva la pena ascoltare le sue sensazioni, anche se non eravamo il team ufficiale. E infatti nel 2001, con un motore che andava incontro alle sue richieste, vinse il mondiale”. Il passaggio in Yamaha di tutta la squadra, Jeremy Burgess in testa, è storia nota, non tutti sanno invece che solo a Valencia HRC apprese la notizia: “Jeremy lo disse nel box davanti a tutti, e poi ci vennero a chiedere a uno a uno se saremmo andati via anche noi”.
Di nuovo insieme?
Dopo 28 anni nel paddock, per Briggs ora ci sarà una stagione di stop, la prima da vivere con la famiglia a casa. E poi? Una reunion non è da escludere, magari quando Rossi avrà un team tutto suo in MotoGP: “Chi lo sa? Magari non mi interesserà più e vorrò stare a casa con la famiglia”, chiosa Alex.
Il 2022 comunque è vicino, e se Vale davvero metterà in pista la propria squadra per la classe regina, non è detto che un tecnico come Briggs non gli torni più che utile, magari con un ruolo leggermente diverso rispetto a questi “primi” vent'anni.
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