SBK, Bautista: “Tornare in MotoGP? Con Honda mai dire mai”
SBK news – Alvaro Bautista è in Spagna e attende che l'epidemia di Coronavirus allenti la sua presa sul paese. Il pilota Honda ha analizzato il primo fine settimana di gare a Phillip Island e non ha escluso la possibilità di tornare in MotoGP
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"Non è un gioco"
L’epidemia di coronavirus si è abbattuta anche sulla Spagna, Alvaro Bautista, così come i suoi colleghi, è chiuso in casa e attende che la situazione da un punto di vista sanitario migliori. Intervistato dal giornale spagnolo Marca, lo spagnolo ha dichiarato: “Siamo abituati a viaggiare quasi ogni settimana e quando stiamo in casa per due giorni sembra che sia già molto tempo, immaginatevi adesso. Ma sono qui in casa con la mia famiglia e va tutto bene. Mi alleno facendo quello che posso, anche se non in moto. Questa è la situazione che c’è, è molto importante stare in casa e che tutto questo finisca il prima possibile. Non è un gioco”. La Superbike ha potuto svolgere il primo round, in Australia, e Bautista ha ottenuto due sesti posti che il pilota HRC ha commentato così: “Se lo paragoniamo all’anno scorso, le cose non sono andate bene. (Nel 2019 vinse le tre gare con Ducati, ndr) Quello di quest’anno è un progetto molto nuovo, la squadra è stata messa in piedi rapidamente, la moto è ancora agli albori e sinceramente, nei test pre-stagionali eravamo molto lontani, come nel primo fine settimana di gara. La nota positiva è che abbiamo migliorato giorno dopo giorno, riducendo il distacco, questo è quello che conta. Honda si sta impegnando al massimo, sicuramente arriveremo. È un peccato perché avevamo appena iniziato e adesso siamo di nuovo fermi, avremmo molto lavoro da fare con i dati che avevamo raccolto, ma ora ci tocca aspettare”. Che il progetto HRC fosse all’inizio Alvaro ne era pienamente consapevole: “Quando ho lasciato Ducati per passare alla Honda non c’era neanche la moto. Non avevo alcuna aspettativa, ma ho molta fiducia in Honda. Tutti sappiamo che quando si impegnano in un progetto, come in questo caso, prima o poi arrivano. Forse mi aspettavo di avere un feeling migliore con la moto, ma sinceramente sono contento per le sensazioni avute in gara a Phillip Island”. Bautista ha lasciato la MotoGP due stagioni fa, ma non è escluso un suo possibile ritorno: “Nel mio contratto non c’è nessuna clausola, sono un pilota ufficiale Honda, e se loro mi dicessero di passare in MotoGP non ci sarebbero problemi. Però la vedo difficile, perché tutto inizierà in ritardo. Onestamente però non penso a questa cosa, sono concentrato sul rendere competitiva la Fireblade e riportare Honda in alto in questo campionato”.
L’epidemia di coronavirus si è abbattuta anche sulla Spagna, Alvaro Bautista, così come i suoi colleghi, è chiuso in casa e attende che la situazione da un punto di vista sanitario migliori. Intervistato dal giornale spagnolo Marca, lo spagnolo ha dichiarato: “Siamo abituati a viaggiare quasi ogni settimana e quando stiamo in casa per due giorni sembra che sia già molto tempo, immaginatevi adesso. Ma sono qui in casa con la mia famiglia e va tutto bene. Mi alleno facendo quello che posso, anche se non in moto. Questa è la situazione che c’è, è molto importante stare in casa e che tutto questo finisca il prima possibile. Non è un gioco”. La Superbike ha potuto svolgere il primo round, in Australia, e Bautista ha ottenuto due sesti posti che il pilota HRC ha commentato così: “Se lo paragoniamo all’anno scorso, le cose non sono andate bene. (Nel 2019 vinse le tre gare con Ducati, ndr) Quello di quest’anno è un progetto molto nuovo, la squadra è stata messa in piedi rapidamente, la moto è ancora agli albori e sinceramente, nei test pre-stagionali eravamo molto lontani, come nel primo fine settimana di gara. La nota positiva è che abbiamo migliorato giorno dopo giorno, riducendo il distacco, questo è quello che conta. Honda si sta impegnando al massimo, sicuramente arriveremo. È un peccato perché avevamo appena iniziato e adesso siamo di nuovo fermi, avremmo molto lavoro da fare con i dati che avevamo raccolto, ma ora ci tocca aspettare”. Che il progetto HRC fosse all’inizio Alvaro ne era pienamente consapevole: “Quando ho lasciato Ducati per passare alla Honda non c’era neanche la moto. Non avevo alcuna aspettativa, ma ho molta fiducia in Honda. Tutti sappiamo che quando si impegnano in un progetto, come in questo caso, prima o poi arrivano. Forse mi aspettavo di avere un feeling migliore con la moto, ma sinceramente sono contento per le sensazioni avute in gara a Phillip Island”. Bautista ha lasciato la MotoGP due stagioni fa, ma non è escluso un suo possibile ritorno: “Nel mio contratto non c’è nessuna clausola, sono un pilota ufficiale Honda, e se loro mi dicessero di passare in MotoGP non ci sarebbero problemi. Però la vedo difficile, perché tutto inizierà in ritardo. Onestamente però non penso a questa cosa, sono concentrato sul rendere competitiva la Fireblade e riportare Honda in alto in questo campionato”.
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