Salta al contenuto principale

Promossi&Bocciati: Quartararo va in vacanza con mezzo titolo in valigia, inseguitori con il fiatone

Il francese centra un poker di vittorie e scappa a +34 da Zarco, le Ducati le provano tutte ma rimangono ancora fuori dal podio. Marquez compie una gran rimonta, Vinales lascia Yamaha. Non c'è niente di normale in questa MotoGP ed è proprio questo il bello
Fabio Quartararo può andare tranquillo in vacanza, dopo un poker di vittorie in campionato che lo proietta sempre più in alto nella classifica del mondiale. Il francese ha corso una gara perfetta, a differenza di altri suoi colleghi. Ma andiamo a rivedere Promossi&Bocciati della MotoGP ad Assen insieme al nostro Guido Sassi.

Chi piange, chi ride
El Diablo parte per le ferie con 34 punti di vantaggio su Johann Zarco, il suo più diretto inseguitore in campionato, e senza regali di sorta. Fabio ha costruito una gara perfetta: è partito benissimo, quasi “scherzando” Maverick Vinales (che ha ufficializzato oggi la separazione da Yamaha alla fine dell'anno), poi ha sorpassato Pecco Bagnaia, un osso duro da masticare. Infine ha gestito, da vero campione. Quartararo ha vinto quasi la metà delle gare in calendario e il bottino sarebbe stato anche migliore senza i problemi al braccio di Jerez e alla cerniera del Montmelò.
Altri piloti davvero contenti non ce n’è a parte un Marc Marquez da rimonta, anche perché Joan Mir è arrivato a podio, ma più di così non può fare con questa Suzuki. Vinales addirittura medita di lasciare Yamaha, anche se a domenica sera manca ancora l’ufficialità. E poi le Ducati: c’è Bagnaia, penalizzato da una doppia uscita sul verde e solo sesto al traguardo, Jack Miller prima caduto e poi stoppato dalla direzione gara, Zarco che le ha provate tutte ma non è andato oltre il quarto posto. E Valentino Rossi? Caduto e sempre più vicino all’idea del ritiro.

Oscar del sorpasso
Non può che andare a Quartararo: tra la manovra su Vinales e quella su Bagnaia scegliamo la prima, per il valore nelle gerarchie di squadra, per la capacità di indirizzare subito il gran premio sui giusti binari. La partenza di Fabio è stata perfetta, mentre Maverick ha avuto un problema con la frizione. Il francese ha affiancato il compagno di box e lo ha costretto all’esterno, poi si è andato a prendere la prima posizione su Bagnaia alla staccata della prima curva. Fino all'inizio di questa stagione si diceva che Quartararo non è un pilota forte nel corpo a corpo, ma in questa versione Fabio è davvero convincente sotto ogni aspetto.

Data check
Dopo essere sempre andata a podio nelle prime cinque gare, nelle successive quattro Ducati ci è riuscita una sola volta. Se andiamo però a vedere le prestazioni delle Desmosedici, anche ad Assen non è stata una disfatta. Bagnaia ha segnato il proprio miglior giro in 1'33”1, Zarco è stato un decimo più lento, Miller due. Pecco ha fatto una gara d'attacco e alle Yamaha pagava dazio solamente nel terzo settore. Su una pista che non dice bene ai V4, le moto di Borgo Panigale si sono difese senza patire eccessivamente, anche se le gare in difesa iniziano a essere molte e pesano sulla classifica. Tutti sono concordi nel dire che le due gare in Austria aiuteranno Gigi Dall'Igna e i suoi piloti a ritrovare il sorriso, anche se non bisogna dimenticarsi delle KTM. Occhio a Miguel Oliveira, anche oggi quinto, con un best lap fotocopia rispetto a quello di Bagnaia. Se non altro Ducati può contare su più piloti performanti al top, mentre gli austriaci sarebbero nei guai senza le performance del portoghese.

Meditate gente
Ci sono piloti che hanno dimostrato una superiorità netta all'interno del box o addirittura tra tutti i rappresentanti di quella casa, altri, invece, posizioni meno nette. Che poi, a ben guardare, l'unica situazione fluida è quella in Ducati. In Honda si sa, c'è solo un pilota da seguire, ma anche in Yamaha – aspettando un Franco Morbidelli a posto sotto il profilo fisico e con una moto all'altezza- per ora si vede solo Quartararo. In KTM – come scritto sopra- Oliveira è il riferimento e Suzuki da più di un anno ha capito che Mir è l'uomo giusto su cui puntare. Anche in Aprilia, Aleix Espargaro è decisamente più performante di Lorenzo Savadori, per cui non deve stupire che dietro contratti apparentemente blindati ci sia la volontà di muovere qualcosa. Sotto questo profilo Vinales a Noale sarebbe un colpaccio, ma anche un pilota come Raul Fernandez in Yamaha darebbe uno scossone non da poco. E se anche Andrea Dovizioso trovasse una M1? E se invece fosse KTM a provarci con Maverick? In fondo agli austriaci un pilota veloce e di esperienza potrebbe fare davvero comodo, forse addirittura più di un giovane talento.
Aggiungi un commento