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Promossi&Bocciati MotoGP: con un Bagnaia così il futuro è assicurato, Mir e Quartararo si mangiano le mani

Il pilota italiano si toglie la soddisfazione della prima vittoria in MotoGP battendo Marquez in un duello senza esclusione di colpi. Marc può comunque essere soddisfatto, mentre il campione del mondo in carica e il leader della classifica hanno sofferto. Grande Italia anche con Aprilia e con Bastianini
Nella domenica di Monza e del gran premio d'Italia di Formula 1, è la rossa di Borgo Panigale a vincere ad Aragon. Il tutto grazie a un monumentale Pecco Bagnaia, che riesce a togliersi la soddisfazione del successo battendo niente meno che Marc Marquez al termine di un infuocato duello. Andiamo allora a rivedere Promossi&Bocciati di questo gran premio insieme al nostro Guido Sassi.

Chi piange, chi ride
Promosso a pieni voti in un esame di maturità di quelli davvero tosti: Bagnaia ha vinto e si è scrollato di dosso anche quella patina di sfortuna che gli aveva sempre messo i bastoni tra le ruote in questo 2021. Il ducatista entra di diritto nel numero – ristretto- degli italiani vincenti dell'era MotoGP e da oggi può iniziare a inseguire con più serenità i suoi traguardi. Può essere contento anche Marc Marquez, sul podio dopo due cadute e carico di adrenalina come ai bei tempi: non sarà ancora quello di prima dell'incidente, ma anche così è una bella gatta da pelare per tutti. Grandi sorrisi anche per Aleix Espargaro, ottimo quarto con una Aprilia sempre più solida, e per Enea Bastianini, al suo miglior risultato da rookie con un bel sesto posto.
Gli scontenti invece sono guidati da Joan Mir, terzo ma con il muso lungo: il campione del mondo ha detto chiaramente che più di così con questa Suzuki non può fare e che è stufo di rincorrere. Fabio Quartararo gli va a braccetto: i problemi di gomme oggi li ha avuti lui e ha strappato un ottavo posto stringendo i denti.

Oscar del sorpasso
Se Marquez ha portato mille attacchi negli ultimi quattro giri a Bagnaia, Pecco ha risposto mille e una volta, con l'ultima che è stata quella decisiva. Marc tenta il tutto per tutto alla 12, una delle curve a lui più congeniali: si arriva da un lungo curvone a sinistra e si stacca poco prima di un tratto in discesa. Bagnaia però stacca profondo e senza tentennamenti anche all'ultimo passaggio, obbliga MM93 a esagerare. Lo spagnolo deve frenare oltre il limite estremo, va lungo e Pecco incrocia: è il sigillo su una vittoria bellissima.

Data check
Ieri Bagnaia ha ritoccato il record assoluto della pista, con un passaggio in 1'46”322 che è stato meglio di addirittura 3 decimi rispetto al tempo - guarda caso- di Marquez, che resisteva addirittura dal 2015, ai tempi della Bridgestone. Oggi, in gara, il ducatista ha segnato il secondo tempo assoluto a un paio di decimi dallo spagnolo che lo aveva come riferimento, un bel vantaggio. Jack Miller, ieri secondo in prova, oggi ha fatto il terzo miglior crono a soli 16 millesimi da Pecco. Merito del super motore Ducati? Non solo, perché se è vero che Johann Zarco ed Enea Bastianini hanno fatto registrare le migliori top speed, Bagnaia aveva invece il terz'ultimo riferimento. Vero è che Bagnaia non aveva scie da prendere, ma a vedere come guida Pecco, sembra che l'equilibrio tra efficacia sul dritto e comportamento della moto in curva sia stato finalmente trovato. Su una pista dove solo Casey Stoner aveva vinto con la Desmosedici, Bagnaia è stato il perfetto interprete di una moto che si mostra molto cresciuta.

Meditate gente
Nell'ultimo anno di Valentino Rossi in MotoGP, è arrivata la prima vittoria del secondo pupillo del Dottore: l'anno scorso era stato Franco Morbidelli a rompere il ghiaccio, oggi è toccato a Bagnaia. Entrambi sono stati campioni del mondo di Moto2, entrambi non sono più dei rookie ma hanno l'esperienza necessaria a correre e vincere gare di livello. Dal prossimo gp anche il Morbido avrà una moto ufficiale a propria disposizione, e forse si può dire che il ricambio generazionale finalmente è arrivato. Sicuramente Bagnaia e Morbidelli non avranno l'appeal unico del nove volte campione del mondo, ma intanto è stata garantita la continuità sportiva con l'epoca dei Rossi e dei Dovizioso. Ci potremo divertire ancora a lungo.
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