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MotoGP, la top10 della Thialandia: fratelli Marquez ok, Ogura stupisce

Marc fa il vuoto e il fratello Alex gli guarda le spalle, per Bagnaia una gara sotto le aspettative. Bravi Zarco, Miller e Bastianini, Bezzecchi può solo crescere

I fratelli Marqeuz fanno il vuoto a Buriram, Bagnaia soffre e manda giù un brodino buono per il campionato, tutti gli altri sembrano lontani anni luce. Andiamo a vedere insieme la top10 del gran premio di Thailandia, un gioco per "rivedere" la classifica secondo quanto ci aspettavamo dai protagonisti.


1. Marc Marquez (=)

Fa tutto bene fin dalle prove, anzi, dai test. Non scopriamo oggi che Marc si prende tutto quello che può e che con lui bisogna combattere un centimetro alla volta. Alla fine è quello più pronto al semaforo verde della stagione, mentre tutti gli altri sembrano avere ancora qualcosa da aggiustare.


2. Alex Marquez (=)

Sarebbe il compagno di squadra perfetto per il fratellone e infatti si comporta come tale. Veloce ma non troppo, tanto da dare davvro fastidio, porta via punti agli avversari ma non è mai realmente pericoloso.


3. Ai Ogura (+2)

Un quarto e un quinto posto tra Sprint e gara lunga. Migliore pilota Aprilia e migliore non Ducati al traguardo, questo giapponese è molto più di un rookie. Correre sulla pista dove ha fatto i test lo avrà aiutato, ma Ogura ha incantato tutti. Da qui in avanti l'effetto sorpresa svanirà, ma intanto il debutto è stato da sogno.


4. Pecco Bagnaia (-1)

Due terzi posti non sono certo da buttare, le difficoltà di Pecco d'altronde sono iniziate già nei test. Il problema è che con un Marquez così non ci si può concedere il lusso di darsi tempo e già dalla prossima gara servirà uno step in più. Anche solo per arrivare secondo.


5. Franco Morbidelli (-1)

Senza la penalizzazione in griglia avrebbe forse fatto anche meglio. A ogni modo, ripartire dalla moto dello scorso anno e nella "culla" del VR46 gli ha fatto un gran bene. L'obiettivo deve essere Alex Marquez, le potenzialità per arrivare a quel livello FRanco le ha.


6. Johann Zarco (+1)

Fare settimo con la Honda equivale al miglior risultato da più di un anno a questa parte, vale a dire dai tempi di Marc Marquez in HRC. Il francese non ha perso lo smalto e quando c'è da lottare risponde sempre presente. Anche quando la moto non è a posto, sa correre sopra i problemi.


7. Jack Miller (+4) 

Forse la posizione è un po' generosa, ma per uno che fino a quattro mesi fa era in prepensionamento, essere la migliore Yamaha al traguardo è una soddisfazione. Se non avesse esagerato nella Sprint, avrebbe probabilmente aggiunto altri 3-4 punti all'undicesimo posto di domenica. Ottimo debutto, Yamaha con lui ha guadagnato tanto in termini di esperienza e carica positiva.


8. Marco Bezzecchi (-2)

La sesta posizione finale non è malaccio, ma era legittimo aspettarsi qualcosina di più dal Bez, almeno una gara vicino al podio. Troppi errori, che però fanno parte di un percorso di affiatamento con la sua Aprilia, una moto che deve imparare a conoscere, dimenticandosi le sensazioni e le risposte della sua Desmosedici.

9. Enea Bastianini (=)

Quando arriva la domenica, La Bestia si trasforma. Non era facile partire dalle retrovie e rimontare e per quanto gli errori altrui lo abbiano aiutato, è arrivato vicino a Binder, mentre Acosta e Vinales hanno segnato uno zero in classifica. Bastianini è un diesel, ma quando è a posto, di quelli con il turbo!

10. Fabio Di Giannantonio (=)

Con tutto il dolore che sta provando per via della recente operazione alla spalla, una gara così solida è un bel premio, che vale più dei 6 punti conquistati. Nella Sprint ha ceduto alla distanza, ma domenica è stato davvero gladiatorio. Un buon punto di partenza.

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