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MotoGP Starting Grid: Marquez e Martin sgomitano per la Ducati ufficiale

Mentre Aleix Espargarò annuncia il ritiro e lascia libera la sella della sua RS-GP, i due spagnoli di Borgo Panigale non mollano la presa sulla Desmosedici di Bastianini. Il merito è dalla parte di Jorge, ma agli sponsor piace Marc

Il motomondiale torna in pista per il primo back to back della stagione: questa weekend la MotoGP correrà in Catalunya, nel weekend del 2 giugno al Mugello. Jorge Martin è in fuga nella classifica del campionato, e dalla sua posizione di forza chiede a Ducati di sceglierlo come futuro compagno. Ma anche Marc Marquez punta alla stessa sella. Andiamo allora a vedere quali sono le novità sulla griglia di partenza del Montmelò in MotoGP Starting Grid.


Ultime notizie

Nella conferenza stampa del giovedì Aleix Espargarò ha annunciato il proprio ritiro. È probabile che rimarrà come collaudatore in Aprilia, ma la sua sella per il 2025 è libera. Non che in questo momento ci sia la corsa alla sua RS-GP: Ducati ha la precedenza nella testa di tutti i piloti e il team ufficiale è chiamato a scegliere tra Martin e Marquez.

Jorge non è mai andato così forte: 3 vittorie nelle Sprint, 2 successi nelle gare lunghe e un solo ritiro sono la cartina di tornasole di una situazione che lo vede saldamente in testa al mondiale. Una condizione che – al di là della classifica- lo mette nella facoltà di reclamare a gran voce la seconda Desmosedici del team Lenovo. La moto di Bastianini è ambita tanto da lui quanto da Marquez. Se ci si ferma a valutare il merito, Jorge ha diritto di ritenersi il favorito, se si guarda alle prospettive di crescita, non si possono chiudere gli occhi di fronte ai progressi di Marc Marquez con la GP23. Mettere l'otto volte campione del mondo nel team ufficiale sarebbe però una mossa destabilizzante per Bagnaia, e qua spunta l'opzione Prima Pramac. Se Campinoti rimarrà con Ducati, una delle due moto potrebbe andare a Magic Marc. Ma nelle scelte di Borgo Panigale pesano anche le pressioni degli sponsor, e un otto volte campione del mondo nel team factory muoverebbe molti interessi mediatici. Staremo a vedere...

Tutto il resto del mercato seguirà a cascata, a cominciare dai movimenti verso Aprilia: Noale considera Bastianini e Bezzecchi, ma se Martin fosse libero, le priorità probabilmente cambierebbero.


Che numeri

Il motomondiale 2024 è apertissimo e avvincente: al momento c'è un dominatore che porta il nome di Martin e che conta 129 punti in classifica. 38 sono le lunghezze di vantaggio su Bagnaia, 40 su Marquez e Bastianini, 48 su Vinales e 56 su Acosta. Ma ci sono ancora 30 gare in calendario tra lunghe e Sprint, tantissima strada ancora da fare. Qualcosa però si è già capito: Ducati è avanti rispetto a tutti, Aprilia non è distante, un passo indietro ancora c'è KTM. Borgo Panigale ha vinto 4 gare della domenica e 3 Sprint, Noale una lunga e 2 gare del sabato. Insomma, un bottino tutto italiano, che non può e non deve smettere di inorgoglirci. 

Quanto potrà durare questa sbornia di successi? A meno che il buon Pedro Acosta non ci metta lo zampino o che una gara bagnata non rimescoli in modo confuso i valori, il dominio potrebbe durare anche tutto il mondiale, dal momento che le superconcessioni non sembrano avere rivitalizzato in alcun modo le case giapponesi.


La sfida

Aprilia contro Ducati è un duello con i fiocchi e su determinati circuiti Noale sembra avere tutte le carte in regola per giocarsela con Borgo Panigale. Le difficoltà del marchio veneto appaiono legate più che altro a proporre piloti alternativi a Maverick Vinales nelle posizioni che contano. Lo spagnolo ha trovato una discreta costanza di rendimento ed è carente solo in qualifica, dove talvolta non riesce a trovare il guizzo necessario a partire davanti. 

Quando Batman imbrocca il weekend perfetto dal venerdì, diventa un cliente difficile per tutti. E Aleix Espargarò? Da inizio stagione è un po' fuori dai radar, abbastanza costante ma mai incisivo, tanto che non ha mai centrato una top5. Al Montmelò il #41 l'anno scorso ha vinto Sprint e lunga: potrebbe essere l'occasione giusta per salutare al meglio i suoi tifosi nella sua ultima gara davanti al pubblico di casa.


Pista che vai

Il Montmelò è uno dei circuiti di maggiore tradizione in calendario. Ci si corre dal 1992 e il layout è rimasto presso che invariato, con l'eccezione di vari cambiamenti alle curve 10 e alla 13, rimaneggiate nel corso degli anni per ragioni di sicurezza. Il lungo rettilineo non penalizza eccessivamente chi non ha grande disponibilità di cavalli, perché ci si immette con buona velocità dalla curva 14, l'asfalto poco abrasivo favorisce però le moto con buona trazione. La presenza di diverse curve di percorrenza è alternata a staccate importanti: insomma, è una pista completa, bella, che è sempre piaciuta ai piloti “vecchio stile”: non a caso ha fruttato ben 10 vittorie a un certo Valentino Rossi.

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