MotoGP Promossi&Bocciati: Bagnaia, dominio a Spielberg con l'Academy
Il campione del mondo sbaraglia la concorrenza, ma tutti i ragazzi di Valentino sono in gran spolvero dentro e fuori la pista: Bezzecchi incanta con i suoi sorpassi, Marini è solido, Vietti vince in Moto2. E Morbidelli ha quasi firmato con Pramac
Pecco Bagnaia domina il gp d'Austria a Spielberg e si invola in campionato: i ragazzi dell'Academy regalano gioie a Valentino Rossi e a tutti i tifosi italiani, mentre KTM si aggrappa a Brad Binder per non fare figuracce a casa sua. Andiamo a rivedere Promossi&Bocciati del Red Bull Ring insieme al nostro Guido Sassi.
Chi piange, chi ride
Bagnaia ha fatto la pole position, il giro veloce della gara con record, ha vinto la Sprint e la corsa lunga, arrivando al traguardo con 5”191 di vantaggio su Binder. Spielberg sarà anche una pista Ducati, ma Pecco la guida meglio di chiunque altro e senza di lui avrebbe vinto una KTM.
L'altra faccia che ride è quella di Marco Bezzecchi, in un weekend iniziato malissimo e raddrizzato con un gran terzo posto nella gara lunga. Il titolo mondiale è sempre un po' più lontano, ma il Bez, come Luca Marini e Celestino Vietti hanno regalato un altro weekend di risultati solidi e bei sorpassi al motociclismo nostrano. Bisogna tenerseli stretti e coccolarli, perché non è affatto scontato avere tre piloti italiani tra i primi sei in campionato.
Sul fronte opposto, le facce lunghe di Quartararo e Marquez non fanno più notizia, mentre fa un po' tristezza il momento di Johann Zarco, che ha vissuto uno dei suoi peggiori weekend della stagione, al margine della zona punti. Le strade sua e di Ducati sembrano sul punto di separarsi, con il francese in uscita verso la Honda, nonostante una buona offerta di Borgo Panigale per l'anno prossimo, con vista sulla superbike – team ufficiale- nel biennio successivo. L'esperienza di Johann in HRC tornerà utilissima, difficile pensare però che lui possa ambire a un successo che in classe regina non è ancora riuscito a conquistare.
Oscar del sorpasso
In una domenica dominata da Bagnaia, Marco Bezzecchi ha aggiunto un po' di pepe alla gara grazie al suo bel duello con Alex Marquez. Duello vinto tra l'altro, con un sorpasso riuscito a sette giri dalla fine, dopo due tentativi andati a vuoto. Simply the Bez ci aveva già provato in fondo al rettilineo principale e prima della nuova chicane, ma ci è riuscito alla curva 9, un punto davvero complicato perché ci si arriva da un corto rettilineo in discesa, con difficoltà di inserimento della moto. Ci è riuscito sullo spagnolo, che ha la sua stessa Desmosedici ed è uno staccatore non da poco, mostrando ancora una volta tutto il proprio talento.
Data check
In una gara corsa su ritmi non elevatissimi per via del caldo, Pecco Bagnaia è riuscito comunque a piazzare il giro veloce della gara con record della pista: 1'29”840, 14 millesimi meglio del tempo fatto segnare da Jorge Martin l'anno scorso. Semplicemente Pecco non ha insistito a forzare, riuscendo a gestire una gomma anteriore che si stava scaldando troppo e una posteriore che rischiava di rovinarsi, come è successo ben presto a Binder. Per due terzi di gara è rimasto comunque sotto l'1'31”, piegando la resistenza del sudafricano, che invece già a metà corsa era andato sopra la stessa barriera. Ci sono gare fatte di lotte all'ultimo sorpasso e altre che si basano su duelli a distanza, che si vincono grazie a una buona pianificazione e alla capacità però di mettere in pratica cosa si è messo in programma. Bravissimo Bagnaia a far sembrare facile ciò che semplice non è.
Meditate gente
La presenza di Valentino Rossi al Red Bull Ring non era dovuta solo al periodo festivo e alla vicinanza dell'Austria all'Italia. Il nove volte campione del mondo è andato a dare il proprio supporto ai ragazzi del team Mooney VR46, ma anche – probabilmente- a fare sentire il proprio peso nelle trattative di mercato per i ragazzi della sua Academy. Franco Morbidelli è vicinissimo a firmare un biennale con Pramac ed è un gran bene, per un pilota che solo tre anni fa è stato vice campione del mondo. Se la trattativa andrà in porto, l'anno prossimo ci saranno i tre piloti più rappresentativi del nostro movimento (Bagnaia, Bezzecchi e Morbidelli), su tre Desmosedici in tre team differenti e tutti di altissimo livello. Il presente è ottimo, ma anche il futuro non sembra male.