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MotoGP parla la mamma Roser: “Marc non ha paura di nulla”

MotoGP news – Come vive le gare del figlio la mamma di Marc Marquez? La signora Roser Alentà l'ha raccontato nel documentario che è stato girato da DAZN sul figlio maggiore, spiegando qual è l'unico modo in cui guarda le corse, com'era Marc da piccolo e com'è vivere con un otto volte campione del mondo
"Un sogno diventato realtà"
Il campione da battere in MotoGP è Marc Marquez, vincitore di sei titoli negli ultimi sette anni, e a dare una lettura del campione è stata sua mamma, Roser Alentà, che nel documentario che DAZN ha dedicato a Marc, ha raccontato: “Da piccolo era molto magro, pesava poco. Mi dissero che dovevo dargli tutti i giorni un litro e mezzo di succo naturale. I bambini di solito bisogna rincorrerli perché si mangino tutto, invece in questo caso era lui che mi chiedeva di mangiare per poter crescere per guidare la moto”. Un destino segnato quello di Marc, che fin da piccolo aveva obiettivi molto chiari. La mamma ha raccontato: “Quando iniziai a vederlo correre con moto più grandi, iniziai ad avere paura”. Del resto il motto del figlio maggiore è: “Senza rischi non c’è la ricompensa e se vuoi avere una ricompensa maggiore rispetto agli altri devi prendere più rischi”. La mamma dell’otto volte campione del mondo ha continuato: “Marc non ha paura di nulla. Fa le cose per istinto. L’importante per me è che non cada. Spero che usi un po’ la testa”. E come guarda le gare la signora Marquez? “Ho tutto pronto su un tavolo prima, con anche una bottiglietta d’acqua. Non posso perderli di vista un attimo. Vedo la gara con le farfalle nello stomaco e con tanta tensione. Anche se sono in circuito preferisco vederle in televisione perché si ha meno la sensazione di velocità. Il motore delle moto è diverso in pista. Una volta Alex mi ha ingannata e con lo scooter mi ha portata vicino alla pista, lì ho visto Marc in moto praticamente steso per terra e gli ho chiesto di portarmi immediatamente al box perché non riuscivo a vederlo così. È stata la prima e ultima volta che l’ho visto in pista”. Vivere con loro è una cosa normale per la mamma: “Vivere in casa con due campioni è normale, perché è come se non lo fossero, è vivere con due figli. Che i tuoi figli arrivino dove stanno arrivando non te lo immagini neanche. È come un sogno che diventa realtà”.
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